Dopo una gestazione lunghissima, durata quasi l'arco di vita di un vivente, il governo cittadino dovrebbe, il condizionale è quasi un obbligo, dare alla luce la nuova idea risolutiva della questione "Alberghiera". La cosa viene infilata all'ultimo momento nell'ordine del giorno del Consesso la cui convocazioe era già nota per la giornata di mercoledì prossimo. Vien quasi a pensare che se lo fossero dimenticati, tanta è l'attenzione con cui badano al governo cittadino o che invece sia uno sorta di colpo di mano escogitata dal Borgomastro all'ultimo momento per spiazzare alcune resistenze interne. Comunque vedremo e dall'esito della votazione capiremo. Non ci stupiremmo che alcuni nostalgici, riesumando argomentazioni degne di un pensiero anteriore a quello della pietra, lamentassero la violazione dell'identità culturale locale, sostituendosi con altre, le aule dentro cui generazioni di cittadini, tengo a precisare che lo scrivente da lì non è passato, hanno appreso i rudimenti delle lettere. Comunque sia, la gestazione è durata ben oltre dieci anni; è costata almeno tre progettazioni, includendo quella del nuovo canpo di calcio, e se aggiungiamo lo studio di fattibilità della strada di arroccamento ai Campetti, studio che il Borgomastro aveva ordinato e pagato soltanto alcuni mesi fa, fanno quasi quattro. Poi si sono acquistati terreni, altri sono stati permutati, versati credo 300 000 euro alla Provincia, andati a finire non si sa ben dove e depositati i materiali di dragaggio del porto sulla motta Vinea per farne il capo che non si farà più. Almeno quattro mandati amministrativi si sono succeduti nel periodo; governi di sinistra e di destra si sono avvicendati presso l'Ente Provincia, ognuno dei quali ha cambiato quello che aveva fatto il precedente. Insomma, quasi un record e per fortuna che i lavori che erano stati appaltati per l'esecuzione della scuola al campo calcio, non hanno mai preso avvio. Se fosse avvenuto ci troveremmo lì un cantire abbandonato, vista la fine che l'impresa aveva poi fatto. In tutto questo trambusto, bisogna riconoscere che il governo cittadino ha tenuto. Indipendentemente da chi fosse in quel momento ad occupare il vertice amministrativo, ognuno ha dato alta prova di completa confusione mentale, escogitando le soluzioni più innovative e quelle più strampalate, ma mai arrivando a proporre ciò che oggi si discute. Devo dire che essendo notorio essere idea più volte sostenuta da questo blog, ci si provò anche a suggerire la soluzione ad un esponente governativo. La risposta fu che mai le scuole elementari sarebbero state toccate. Vedremo come il soggetto voterà mercoledì prossimo. Comunque sia, finalmente la situazione della curva demografica dei nati, che dire drammatica è poco, deve aver aperto gli occhi anche ai più orbi e l'evidenza essere tale da non più possibile rifiutare una proposta che, tra l'altro, offre l'occasione di una ristrutturazione dell'edilizia scolastica, a spese d'altri, che diversamente la cittadella avrebbe dovuto, prima o poi, affrontare da sola. Per evitare confusione e per fare i dovuti distinguo, tengo a precisare che la proposta sempre esposta in questo blog, non ha mai contemplato la possibilità di investimenti in casa d'altri, ossia al collegio Rosmini, cosa che messa così lascia qualche dubbio sotto il profilo della sua ammissibilità contabile. Non voglio fare previsioni. Non sappiamo neppure se il Consesso approverà e se sì, tra progetti, finanziamenti, appalti, contenziosi e ben altro, il tutto rischia di superare in durata la storia del porto. Per il resto non devo sottoscrivere nulla perchè è la fotocopia di quello che da anni vado dicendo, sentendomi tante critiche. Critiche dai più e insulti da parte del Borgomastro ogni volta che mi incontra per strada. Pazienza, ancora qualche mese e tutto finirà.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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sabato 20 giugno 2020
ALL'ULTIMO MINUTO II
Dopo una gestazione lunghissima, durata quasi l'arco di vita di un vivente, il governo cittadino dovrebbe, il condizionale è quasi un obbligo, dare alla luce la nuova idea risolutiva della questione "Alberghiera". La cosa viene infilata all'ultimo momento nell'ordine del giorno del Consesso la cui convocazioe era già nota per la giornata di mercoledì prossimo. Vien quasi a pensare che se lo fossero dimenticati, tanta è l'attenzione con cui badano al governo cittadino o che invece sia uno sorta di colpo di mano escogitata dal Borgomastro all'ultimo momento per spiazzare alcune resistenze interne. Comunque vedremo e dall'esito della votazione capiremo. Non ci stupiremmo che alcuni nostalgici, riesumando argomentazioni degne di un pensiero anteriore a quello della pietra, lamentassero la violazione dell'identità culturale locale, sostituendosi con altre, le aule dentro cui generazioni di cittadini, tengo a precisare che lo scrivente da lì non è passato, hanno appreso i rudimenti delle lettere. Comunque sia, la gestazione è durata ben oltre dieci anni; è costata almeno tre progettazioni, includendo quella del nuovo canpo di calcio, e se aggiungiamo lo studio di fattibilità della strada di arroccamento ai Campetti, studio che il Borgomastro aveva ordinato e pagato soltanto alcuni mesi fa, fanno quasi quattro. Poi si sono acquistati terreni, altri sono stati permutati, versati credo 300 000 euro alla Provincia, andati a finire non si sa ben dove e depositati i materiali di dragaggio del porto sulla motta Vinea per farne il capo che non si farà più. Almeno quattro mandati amministrativi si sono succeduti nel periodo; governi di sinistra e di destra si sono avvicendati presso l'Ente Provincia, ognuno dei quali ha cambiato quello che aveva fatto il precedente. Insomma, quasi un record e per fortuna che i lavori che erano stati appaltati per l'esecuzione della scuola al campo calcio, non hanno mai preso avvio. Se fosse avvenuto ci troveremmo lì un cantire abbandonato, vista la fine che l'impresa aveva poi fatto. In tutto questo trambusto, bisogna riconoscere che il governo cittadino ha tenuto. Indipendentemente da chi fosse in quel momento ad occupare il vertice amministrativo, ognuno ha dato alta prova di completa confusione mentale, escogitando le soluzioni più innovative e quelle più strampalate, ma mai arrivando a proporre ciò che oggi si discute. Devo dire che essendo notorio essere idea più volte sostenuta da questo blog, ci si provò anche a suggerire la soluzione ad un esponente governativo. La risposta fu che mai le scuole elementari sarebbero state toccate. Vedremo come il soggetto voterà mercoledì prossimo. Comunque sia, finalmente la situazione della curva demografica dei nati, che dire drammatica è poco, deve aver aperto gli occhi anche ai più orbi e l'evidenza essere tale da non più possibile rifiutare una proposta che, tra l'altro, offre l'occasione di una ristrutturazione dell'edilizia scolastica, a spese d'altri, che diversamente la cittadella avrebbe dovuto, prima o poi, affrontare da sola. Per evitare confusione e per fare i dovuti distinguo, tengo a precisare che la proposta sempre esposta in questo blog, non ha mai contemplato la possibilità di investimenti in casa d'altri, ossia al collegio Rosmini, cosa che messa così lascia qualche dubbio sotto il profilo della sua ammissibilità contabile. Non voglio fare previsioni. Non sappiamo neppure se il Consesso approverà e se sì, tra progetti, finanziamenti, appalti, contenziosi e ben altro, il tutto rischia di superare in durata la storia del porto. Per il resto non devo sottoscrivere nulla perchè è la fotocopia di quello che da anni vado dicendo, sentendomi tante critiche. Critiche dai più e insulti da parte del Borgomastro ogni volta che mi incontra per strada. Pazienza, ancora qualche mese e tutto finirà.
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