Mentre il tempo passa, l'eterno porto non muove un dito. Mesi sono trascorsi per ricevere le risultanze della superperizia commissionata dall'ex Borgomastro al Politecnico, un altro po' di tempo sembra sia passato per ricevere un qualche parere legale sul che fare o meglio su chi deve pagare ed ora che tutti questi responsi sono stati dati, nuovamente la palla sarebbe passata al Palazzo, dove, come troppo spesso accade, tutto tace o muore. Sono lontanissimi i tempi in cui un po' depresso Borgomastro, all'indomani della tempesta perfetta, dichiarava che da lì a pochi giorni tutto si sarebbe risolto. Evidentemente nessun detto è meno veritiero di quello che recita che nemo profeta in patria est. Comunque, è proprio il caso di dirlo, di acqua ne è passata sotto i ponti, ma ormai la previsione di un 2022 quale data utile per terminare l'opera , ce la possiamo scordare e se va avanti così, anche il 2023 diventa a rischio. Evidentemente a furia di: attese, ritardi, incidenti di percorso, differimenti , slittamenti, trovate voi le parole giuste, quest'opera non è più una priorità, ma sembra stia passando in coda con tutta la probabilità di diventare l'opera pubblica più lenta a realizzarsi della storia d'Italia. Un bel primato.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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