Nell'ultimo Consiglio Canio incaricò l'ultimo imbarcato
di interrogar lo stesso Canio circa l'ineleggibilità presunta che fosse mai sopravvenuta
di Vecchi riguardo al fatto che aveva sottoscritto il ricorso, avanti il TAR,
avverso lo stralcio di " Zanetta"; inoltre sempre Canio pregò quel
Consigliere di interrogarlo pure intorno al fatto che, il già citato Vecchi,
avesse partecipato o meno all'esame del solito argomento ed al suo voto. Non
ebbe dunque Canio miglior occasione per dare una pubblica risposta. Quasi
facendo anche un po' il sorpreso, Canio ebbe a confermare che sì quel Vecchi
aveva firmato quel ricorso e che ora era aperto dunque anche l'esame se, come e
quando non fosse il caso di contestargli l'ineleggibilità sopravvenuta. Si
aspettan pertanto le nuove mosse di Canio e la sua squadra che, se son vere
le parole pronunciate, non si tarderà a veder il primo effetto esser compiuto,
portando in aula la contestazione a Vecchi dello stato in cui ora si trova. La
mossa comunque era prevista, non prende Vecchi alla sprovvista e quando e se la
cosa andrà in Consiglio, allora si vedrà quale sarà la linea da osservare.
Altro discorso invece sull'altro punto oggetto di domanda, cioè se avesse mai
sto Vecchi partecipato all'esame ed al voto sempre intorno al caso "stralcio".
Sul punto Canio confermò certo sto fatto, ma poi vi aggiunse anche dell'altro,
cioè che per il sol fatto di essersi Vecchi seduto nel suo banco del Consiglio,
aver parlato e espresso un voto avverso al noto stralcio, lui, sempre sto Canio,
era in dovere di segnalare, e dai ci siamo, il fatto alla Procura perché era padrone di due stanze di una casa lì vicino. Insomma per
farla molto breve, Canio ravvisò pure il reato d'abuso d'atti in capo a Vecchi perché,
lo dice lui proprio sto Canio, avendo un interesse, avrebbe preso parte a
decisione. Il caso è interessante perché fa il paio, possiamo dirlo, quando noi
dicemmo che, facendo il noto stralcio c'era, magari, anche l'abuso in atti dell'ufficio. Per
tali affermazioni, da Canio son stati querelati 5 consiglieri per diffamazione,
un altro consiglier due volte per anco diffamazione a mezzo stampa e sempre per
tutti è stata fatta una segnalazione
alla Procura per calunnia. Ora ci siamo, il gioco delle parti si ripete, Canio
pubblicamente accusa un consigliere d' ipotesi reato e, se tanto mi da tanto, quel Consiglier
dovrebbe ora querelar Canio, così siam giusto pari. Però qui si deve aggiungere
un fatto assai importante che mentre quando noi dicemmo a Canio : " stai
ben attento,che forse poi è reato", noi lo facemmo con tali e tante
argomentazioni che ritener aver agito senza criterio, è dura sostenerlo. Canio
invece non ha per nulla approfondito
l'argomento; ha invece confuso l'interesse, specifico e concreto, di cui parla la norma che obbliga il
consigliere all'astensione con l'altro per cui si fa ricorso che è il solo
legittimo interesse. Sulla questione c'è già la Cassazione che si è pronunciata
in merito e non c'è dubbio; Vecchi poteva e quindi anche doveva partecipar all'esame
e al voto intorno a quello stralcio, non era in ballo il suo specifico
interesse che non c'era, come non dunque c'è del reato, da Canio già annunciato, manco l'ombra, e a questo punto quindi Canio ha diffamato ?
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
Nessun commento:
Posta un commento