S'inizia dunque alle ventuno senza Canio; dirige infatti
il Vice delegato che nell'occasione è il Presidente del consesso. Tredici
presenti e quattro quelli assenti, tra i quali c'è pure appunto il nostro Canio; questo
è il quadro che l'ultima assemblea di fine anno ci presenta. Inizia pertanto
sto Consiglio con l'argomento in primo piano che, ancora un'altra volta, è
Stresa Servizi. L'adempimento l'impone un'altra legge pena, a fine anno, la
morte societaria. Dunque ci sta negli atti una assai lunga relazione che spiega
perché e percome la Società Stresa Servizi sarebbe in linea con tutti i
principi del diritto comunitario e quindi, con solo qualche aggiustamento
statutario, può continuare. Si registrerà, da lì a poco, l'Aventino del gruppo
della Lega che quando si andrà al voto si siederà tra il pubblico in segno del
suo dissenso di principio. Per l'altro gruppo è poi Piervalle che fa una breve
storia delle leggi che hanno tentato, senza mai riuscirvi, di riformare i
servizi pubblici locali e poi si chiede cos'è che mai più serve tenersi una
struttura societaria che, sempre di meno, per volontà di legge, sembra essere tale.
Non ha più l'autonomia, non ha avuto mai la concorrenza, non ha più la libertà
di fare e di disfare, ma è vincolata, per tante cose, al patto e dunque ? Dunque
ormai ha solo un vincolo che è quello di bilancio, quello di non chiudere in
rosso e dunque….., dunque è proprio questo il vincolo che impedisce di usar in
altro modo le risorse che dispone. Segue
pertanto l'invito, rivolto a maggioranza, di ricercar nuove modalità con cui
gestir questi servizi, innescando percorsi più virtuosi e più fruttuosi con cui
mettere in gioco le risorse per attrarre investimenti privati sui servizi. La
maggioranza ascolta e prende atto. C'è in discussione la riforma poi della rateazione
della riscossione delle entrate. Matteo, detto Diverio, vorrebbe la facoltà
estesa a tutti quanti. La maggioranza insiste, invece, che sia concessa soltanto
a chi dimostra il suo bisogno e così approva. Arriva in aula il nuovo testo che
regola le spese economali. Il testo non è male, ma il gruppo "Insieme"
vuole che sia tolta, in capo al Sindaco, la nomina dell'economo o che, in
alternativa, sia indicata la fonte di legge di questo, presunto, potere,
sindacale, La maggioranza accoglie e emenda il testo che si approva. Iniziata dunque
la serata senza scosse, essa procede senza litigi e senza mai quasi polemiche. L'assenza in aula
di Di Milia pesa eccome; la maggioranza è come sciolta, parlano persino i
delegati, un primo emendamento è stato accolto, ma poi sarà tutta una serie che
da lì soltanto a poco sarà accolta.
Dunque si procede e sono gli asili che, per ben sei volte, andranno al
voto. Al primo punto c'è la modifica di un paio di articoli che normano il nido
di Baveno e questo è ok; poi sono ben tre, tutte quante uguali e in serie, le convenzioni con le tre scuole d'infanzia e così pure per ben tre volte l'emendamento
posto in aula da Piervalle viene accolto. Segue la convenzione per la sezione "
primavera" dell'Ostini. Qui le richieste di emendamenti sono un poco più
corpose tanto da provocar anche il dissenso dell'ultimo entrato in maggioranza.
L'emendamento sarà, invece, accolto, mentre il dissidente esce dall'aula per
non mostrar voto contrario. L'ultimo dunque è l'accordo con Baveno per rinnovar
ancora un po' di anni l'intesa per l'uso del suo nido. Costa una sberla; per sette bambini fan euro 71.995,00 l'anno
che caccia l'Ente e poi ci son le rette
pagate dagli utenti che sono, in euro, quasi altri 27.000,00. A metterci a ciascuno
una badante costa meno. Si arriva dunque ormai verso la fine, c'è ancor di
mezzo un'altra convenzione che è quella con la società sportiva calcio. La
convenzione è fatta un poco ad arte; dice che la Società paga le spese generali,
poi le stesse spese si scopre che è l'Ente che le paga. Qualche emendamentino
comunque anche qui passa; c'è un altro rinnovo di occupazione del demanio che dopo
i chiarimenti, passa anche lui e infine si rinnova, in attesa del nuovo
sportello, quello unico esistente tra i sei comuni già associati. Son le 22 e
forse manco 30, senza inutili contrasti e senza Canio, si finisce; auguri e
fine d'anno.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
Nessun commento:
Posta un commento