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mercoledì 2 dicembre 2015

COLABRODO





Una notizia trapelata nell'ultimo Consiglio ha spinto i nostri eletti a fare un salto sulle sedie; la vasca per il bagno non funziona, è un colabrodo. Costata un milioncino e un po' di più, dal giorno in cui è iniziata la gestione si è già mangiata, tra soldi spesi e soldi non entrati, ben oltre un circa 100 mila euro, ma non basta. Ma ben altra è la batosta; la legge il Borgomastro che illustra una perizia in cui sta scritto che di soldi ancor da spendere per riparare ai guasti rilevati, ne occorrono ancor tanti, ben oltre 200 mila euro. Morale della favola si annuncia sto disastro, causato lì si dice da vizi così occulti che, a soli tre anni di distanza, sono emersi. Orbene sti vizi occultati tanto bene, richiedono lavori non previsti che costano, tra quelli già pagati e quelli ancor da fare, ben oltre il quarto del costo finale dell'opera più inutile e cretina che ci sia. Chi paga questo danno ? Risponde il Borgomastro che si attinge per i soldi dalla polizza prevista decennale. Mio caro Borgomastro, questo è vero, ma non vendere la cosa se prima non è in casa; ci vogliono le perizie, ma poi ci son contro perizie e prima che la polizza cacci tutti quanti i tanti soldi, c'è ancora da vedere. Comunque la cosa sorprendente è che un quarto dell'opera già fatta è da rifare. Si chiede il cittadino, che poi non è un cretino, dove mai fossero occultati tali danni; un mago, anzi un' intera brigata di maghi sarebbe stata assunta per riuscire in tale impresa; nessuno pagato dal Palazzo di nulla si è mai accorto; collaudata con tanto di carte firmate, timbrate e ben pagate, nel tempo di tre anni da quei fatti rileva una tal mole di inganni che difficile pensare potessero sfuggire ai "controllori", eppure così è stato; eppure, ancora un'altra volta, par che la pubblica fiducia sia stata male posta. Ritorna pertanto in alto mare quest'opera che è l'unica che sia bene " riuscita" al tempo del regno dell'Alcade e ora è da rifare. Bianchetti, il progettista da me un giorno interrogato sui vizi evidenti di un progetto, si difese dicendo che quell'opera aveva tanti padri, ma io gli aggiunsi che di loro solo uno era pagato; or davanti al disastro, non solo del progetto con più padri, ma anche del figlio mal riuscito dirà che quel figlio non è il suo.

 

                     

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