E' nuovo ed è già pronto l' intervento che il Cronista oggi ci offre. A leggere un po' in fretta il pezzo quotidiano é belle tutto fatto; al posto dello sconcio che offre la Gabbiola, arriva un bel mercato, di medie dimensioni che aggiusta tutto quanto. Il pezzo è tratto, per il vero, da quanto il governo del primo cittadino ha messo sulla carta, scrivendo un indirizzo, rivolto al Responsabile, perché faccia pur le carte che son chieste al fine di arrivare, nei tempi consentiti, a realizzare quant'é che han già richiesto. A leggere quel testo, firmato il Borgomastro, occorre precisare che, da un lato si apre alla richiesta di estendere il mercato a circa 900 mq. di quanto la metà ora lo ammetta, ma nulla di diverso e più preciso é, invece, lì indicato su quanto che già ora lì sarebbe ammesso e ancora più inquietante, nessuna indicazione viene data su quali quantità di aree per parcheggi si voglia negoziare. Non siamo più informati del solito inviato, ma a legger quelle carte ci viene più di un dubbio. Che cosa si vuol fare ? Si estende l'area di mercato e si lascia il resto stare ? Si coglie l'occasione per mettere sul tavolo la storia del parcheggio o si lascia pure stare ? Le norme regionali pur ci sono che, se bene poi applicate, potrebbero risolvere anche il problema, ma dire che sul punto il governo é un po' laconico, é già fare un favore al Borgomastro. Sul punto il governo ora non parla; sul piatto negoziale non par che abbia posto il pubblico interesse, ma solo tutto quanto da altri è stato chiesto. Sottratto pure al gran Consiglio il poter di decisione, per ora fa il sornione, chiudendo un occhio al solito volpone. Ci vuole più coraggio, ci vuole un altro stampo, ci vuol na decisione che sull'area di quel che é la Gabbiola si risolva, in via assoluta, il vuoto dei parcheggi nel centro cittadino. Se c'é una qualche soluzione che unisca l'interesse di un privato con quello dell'Ente cittadino, ben venga, ma se no, si cambi passo e si dica, una volta anche per tutte, che lì non si fa niente da parte di un privato. Occorre che su questa ventilata decisione che, nel cuore dell'estate, ha preso sto governo, si accendano potenti riflettori per evitar colpi di mano; è l'ultima occasione che ormai rimane, dopo di che, come già vogliono fare, non rimarrà che spianar l'acqua del lago.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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