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giovedì 11 agosto 2016

CRONACA





Inizia sto Consiglio senza scosse, o meglio con l'annuncio che, com'é ormai suo solito, il Borgomastro racconta di aver solo da poco conosciuto. L'annuncio dunque riguarda l'impianto con la fune che sabato mattina inizierà le corse. Non mancherà l'inviato della Stampa di fornire, magari già domani, notizie un po' più particolari e interessanti di quanto a noi ora sia noto, così come non mancherà di ricordare, con pervicacia assai, la solita notizia sul solito milione, cacciato dal privato per sto impianto. Comunque il Consiglio era per altro, ossia per quel "gioiello", così l'ha definito il Professore che, nato dall'idea del genio dell'Alcade, prima riempì di soldi l'amico suo Maltauro che poi cacciato sull'onda dello scandalo, un poco poi per volta si cambiò quella gestione e adesso va benino. Comunque arriva la riforma dal nome di Madia, la minestrina, che par che non lasci molto spazio al gioiellino che non ha i numeri adeguati per salvarsi. Che fare dunque é il compito sta sera che assegna il Borgomastro al suo Consiglio. Legge, sta volta, in aula la proposta, legge la relazione che disegna un po' il possibile futuro per Stresa Servizi. In sintesi ci stan quattro scenari, ma già i primi due sono indicati come impossibili, rimangono così dei quattro solo due. L'uno prevede di alzare l'asticella degli affari, superando la quota del milione che la Madia ha indicato come quella minima possibile, sotto la quale la società non può operare. E qui che il Borgomastro legge che cosa mai potrebbe fare Stresa Servizi, primo fra tutti il porto, per alzare quell'asticella degli affari e da ultimo aumentare ancora il livello tariffario dei parcheggi. Che poi sta soluzione sia certa e giusta, io qualche riserva ce la metto, perché la soglia del milione ora non c'é e mettersi ad inseguirla non so se sia ciò che la Madia ha in mente. Comunque c'è l'ultima soluzione che é quella di riserva, ossia cambiar la società pubblica in "azienda". L'autore di sta soluzione è lo scrivente e, onestamente, mi par la mia facile e possibile. Comunque, finita il Borgomastro la lettura, son tutti contenti, da destra a sinistra al centro, a che Stresa Servizi ora si salvi; solo qualche polemica, ma lieve, su quanto era successo ai tempi dei suoi albori. Non perde l'occasione l'Avvocato, il Vice delegato, per rivendicar l'eccelsa idea che fu del suo coscritto di mettere in piedi la creatura. Anche il Professor vuole la sua parte ed ecco che parla con tenerezza e amore di sto gioiello, ma il Professor ha d'altro nella testa; lui vola alto e ci propina un altro suo sermone. Parte leggendo l'articol 5 della costituzion, quella vigente: " La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento"questo per dirci che lui non si ritrova più in ciò che sta facendo sto governo, che lui non é più rappresentato da chi governa e che anche dall'ANCI occorre uscirne fuori perché cura soltanto degli interessi i grandi dei Comuni e non quelli piccini. Così sto Professor dopo tant'anni passati sui banchi del Palazzo, or non si trova più ed é ben ora.

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