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venerdì 2 dicembre 2016

TRANSARE


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Almeno per un paio dovrebbe concludersi così sta storia che ha visto Canio cavalcare con l'arma giudiziaria, sguainata a mo di scimitarra, e fendere con l'aria anche le teste dei poveri avversari sventurati. Almeno per un paio, perché le firme che oggi compaiono in calce al manifesto son solo sol di due e manca il terzo. Il terzo si è infatti poi sfilato dal gruppo più compatto scrivendo a Canio una missiva chiarendo che non c'era l'intenzione di certo diffamarlo, disposto a renderla anche nota, sperando che l'accetti, se no che il Giudice poi si esprima se è vero o non è vero che le frasi incriminate contengono gli estremi del reato. Ordunque, il prossimo 14 del mese che c'è in corso, il giudice di nuovo ci rivede. Se Canio è dunque un uomo di parola rimette la querela per noi due; potrebbe rimetterla anche al terzo, ma potrebbe per questo mantenere la richiesta e allora il Giudice sin'ora assai restio comunque stilerà la sua sentenza. Il testo che da oggi è pubblicato é quello concordato. Non c'è un punto, una virgola o una sillaba che non sia quella che è stata allor transata. Si afferma di nuovo quel diritto alla critica anche aspra, dura e pura che fecero i soggetti avverso la " Zanetta" ; si afferma che se Canio poi si è offeso non era l'intenzione e sol per questo ci si scusa. Insomma un compromesso, un giusto mezzo. Giudicate voi. 



In relazione a un manifesto pubblicato nel mese di
ottobre 2013 che dava conto dell’avvenuta approvazione
della variante urbanistica denominata ”Zanetta” e che
conteneva alcune valutazioni fortemente critiche circa
l’intervenuta approvazione di quella variante, i sottoscritti
ritengono di aver operato nell’ambito delle prerogative
e facoltà che il ruolo di Consiglieri, allora rivestito,
conferiva, senza alcuna intenzione di ledere l’onorabilità
e  la dignità personale di chi in quel tempo occupava la
carica di Sindaco, Canio Di Milia. Se nella espressione
del loro motivato dissenso non è stato adeguatamente
valutato l’impatto che la critica avrebbe potuto avere
sulla sensibilità personale dell’allora Sindaco, sotto
questo profilo ce ne scusiamo, ribadendo che nostra
esclusiva intenzione era la manifestazione di un dissenso
critico e legittimo.
I componenti del già gruppo consiliare “Insieme”
Vallenzasca P.

Vecchi G.B.

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