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martedì 27 dicembre 2016

"DOLCE" VIA

LRisultati immagini per C.SO ITALIA STRESA



L'accordo non c'è manco su cosa mai che siano le scatole di vetro e di metallo che occupano, da più di un mezzo secolo, la via che corre fronte lago davanti la cortina di case con negozi e con alberghi. Un tempo era la via più intensa e frequentata, ai tavoli dei bar o dentro i suoi locali passavano a migliaia turisti ed avventori, difficile trovare un posto che era un posto ancora libero, ma il tempo lì scorreva di quella dolce vita ormai finita. Or dunque ancora si discute, una volta per ogni cinque anni, di quelle tre strutture che occupano la via che è ancora nel ricordo di chi l'ha vista viva ed ora é malandata. Rimangono i rappezzi, le toppe sul sedere, le stanche pensile un poco arrugginite e sempre più sbiadite. Qualcuno anche ci prova a darsi un po' un rinnovo, ma i tempi son passati, difficile che tornino. In tutto questo tempo l'assente in eccellenza è sempre poi il Palazzo che seppur ci stia lì avanti, non sembra che gli garbi. L'Alcade, quand'era un ragazzino, appena venne eletto, lui prese il risultato di un esito di gara di un progetto per farci della via qualcosa di eccellente. Lui prese il risultato e per farci anche un dispetto lo fece a pezzettini, lo mise in un cestino e rinnovò le scatoline, o meglio pensiline. La storia poi sempre si ripete; lo fece pur l'Alcade un'altra volta quand'era già cresciuto, la fa adesso il Borgomastro che non é di certo un ragazzino. Nessuno del Palazzo che sembri abbia la cura dei beni a lor da noi affidati; le toppe stan per terra, la ruggine per aria, ma a lor non sembra che gli freghi più di tanto. La cosa più importante che a loro gli riguarda è dunque sempre e solo la storia dei rinnovi di quelle "pensiline" che di tutto si può dire, ma men che siano soltanto pensiline. I tempi son passati, l'ho scritto appena sopra, difficile che tornino, mettiamo il cuore in pace; se ha detto il Professore che occorre ora studiare su come rinnovare la via del fronte lago, sicuro non vedremo neppure il risultato.

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