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giovedì 18 gennaio 2018

FIRMA E TACI

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Il tema di sta sera, ripreso l'altro giorno dal Gemelli, è quello che il nostro Borgomastro si è pentito. Non è la prima volta che riguardo all'Architetto lui cambia d'opinione. Aveva avvallato il fatto che fosse licenziato, poi ci aveva ripensato e aveva anche minacciato di autolicenziarsi, ma sol dopo tre giorni di nuovo ci ripensa, riprende le sue deleghe e va avanti. Poi viene la stangata ed ecco che ritorna l'architetto per sentenza. Sta volta la cosa è un po' diversa, il giudice ha imposto che tornasse, ma ecco che tornato son pur tutti d'accordo a togliergli i poteri. Si chiude poi il mandato di Canio il dittatore e quanto il Borgomastro rinnova anche le cariche dei capi degli uffici, morire che richiama l'Architetto, non lo vuole; lo dice anche in Consiglio: " Sin tanto che son io che manco se parli." Or viene la sorpresa, il quarto cambiamento riguardo questo fatto. Le cose che son scritte son tutte delle balle, non è certo il bisogno di fare tanti capi che sembra la ragione di fare un altro capo; per fare funzionare sto scasso Palazzaccio ci voglion pochi capi ed anche ben pagati, se invece sono tanti, son anche mal pagati. C'è dunque una ragione che è diversa, ma non son certo le mille e cento opere che vengono annunciate e che mai sarann poi quelle realizzate. C'é invece un po' di strizza che prende il Borgomastro; ha perso un contenzioso in tema di lavoro, si sa che i giudici son anche imprevedibili; si sa che forse in ballo c'é un altro contenzioso che vede l'Architetto al contrattacco e chiedere dei soldi per danni a lui arrecati e questo è un buon motivo che induce alla cautela. Il nostro Borgomastro è dunque molto attento, sensibile al momento, vorrebbe cautelarsi, cercare di ridurre un danno che intravvede e dunque si ravvede.E' un gioco tra le parti; la storia va già avanti da ormai più di due anni ed anche se ha giurato che manco se parli, lui deve ormai piegarsi e quindi ha preso carta e ha preso anche la penna e chiudendo tutti gli occhi, turandosi anche il naso, stoppandosi le orecchie e fatto un bel sospiro ha messo la sua sigla, firmato: " il Borgomastro".          

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