Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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giovedì 7 febbraio 2019
I SEGRETI DI STATO
Già colpito, tempo fa, direttamente nella facoltà di scrittura per giorni 7 dal nostro Cronista supponendomi colpevole di spargere, come un monatto d'altri tempi, pericolose dicerie senza fondamento, seppur lo ripeto colpito quasi a morte, ma inopinatamente resuscitato, mi ero messo alla ricerca del documento misterioso oggetto del delitto. Ho quindi intraperso un lungo e difficile cammino all'interno della burocrazia di Palazzo e, appellandomi ai diritti, che pure esistono almeno sulla carta, ho fatto istanze, reiterate istanze, colloqui, richieste orali e scritte, implorazioni, ricordato sanzioni, invocato clemenza, espiato pene, consumato carta, salito le scale e ridiscese 28 volte. Pareva fatta. Otto mesi passati a perorare sembravano passati non invano; inaspettatamente si apriva una luce in fondo ad un tunnel e dopo le ultime due settiame di attesa arriva il messaggio tanto atteso: " Ti neghiamo l'accesso". La prima cosa che verrebbe in mente di pensare è che avrebbero potuto dirmelo prima, anzi subito, non dopo otto mesi. La seconda cosa che, invece, viene in mente, dopo aver letto un po' le motivazioni, è che le ragioni del negato accesso non stanno proprio in quelle motivazioni pseudogiuriche, ma devono stare altrove. Dove però non si sa, il mistero continua, anzi si infittisce, la soluzione del giallo si allontana anziché avvicinarsi e questo piuttosto che farci desisistere dal cercare, ci induce a continuare nelle ricerche. Insomma il Palazzo non si smentisce, ma si conferma luogo per eccellenza del mistero. Durante tutto questo tempo impiegato a cercare, una cosa però l'ho capita. Quello che ho cercato, con tutta probabilità, il Palazzo non l'ha. Lo dovrebbe avere , ma non l'ha. Però neppure può rispondere di non conoscerlo o di non averlo perché forse pensa che sarebbero guai e così escogita la soluzione migliore: negare l'accesso. Poteva farlo ? No, non avrebbe potuto, ma intanto lo fa confidando che poi gli strumenti in mamo al cittadino sono pochi o nulli . Che succederà adesso. Quello che al cittadino comune viene negato in nome di una legge che non c'é, non può essere negato ad un qualche eletto del popolo e quindi siccome più eletti leggono questa pagina, magari qualcuno ci proverà dove io ho fallito.Vi allego il post che sentenzia il diniego.
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