Ore 12 di oggi, si tengono gli stati generali riguardo l'Alberghiera. Nell'aula del Palangressi, gremita in ogni dove, ci stanno gli alunni che manco la vedranno la scuola del futuro; ci stanno i capi dei governi che si sono avvincendati negli ultimi tre lustri; ci sta, combattivo come sempre, il massimo esponente del gruppo dei docenti, il noto Fava; ci mancano del tutto i decisori che debbono chiarire ed illustrare il prossimo capitolo di questa lunga storia senza fine. I giovani son tanti, son tutti ben vestiti ed educati, sul palco ci stanno allineati i leaders studenteschi, accanto a almeno tre di quelli che son stati a capo, in questi anni, dell'Ente Provinciale decidente. Arriva pure Canio, arriva un po' in ritardo, è un modo come un altro per essere applaudito lui da solo. Ci stanno pure Sindaci anche in carica: son quelli di Baveno e Gravellona, c'é pure Gusmaroli: la voce del governo nella sala. Assenti tutti quanti i nostri governi ultimi eletti. Il nostro Borgomastro ha sì concesso lui la sala, ma quanto a venire mica è matto. Neppure si intravvedon, tra i presenti, qualcuno degli eletti nel Consiglio e anco il Professore rifugge dalla sala che dovrebbe essere il luogo più ideale per tener qualche sermone. Scusata la Provincia ultima eletta, rimangono a discutere e parlare tutti quanti coloro che hanno fatto e anche disfatto, ma che oggi non contano più niente. In fila si ascolta: Ravaioli, Presidente di Provincia nell'anno, ormai lontano, del 2 mila zero 6 che mise, ner su bianco, l'accordo per la scuola su ai campetti. Poi segue il buon Massimo Nobili che ricorda come mai lui disfò quell'accordo e firmò l'accordo del Forlano. Interviene pure Canio che firmò gli accordi tutti quanti e che adesso ci racconta che l'accordo che va bene è quello che Bottini ora ha disfatto. Interviene pure Costa che ricorda gli incidenti di percorso capitati all'accordo a lui lasciato dal buon Massimo Nobili. Ma interviene il noto Fava che ricorda che la storia è più lunga di quella che la cronaca racconta, perché invece era iniziata da ben 32 anni già compiuti. Non risparmia qualche stralo proprio a Canio senza manco nominarlo, ma ricorda che se sangue fu versato non è certo quello perso dagli uomini al governo, ma da Hospes che, via via, si è spogliata di ogni bene, ingannata da promesse ed illusioni come fu per il caso dell'immobile del cinema. E' uno scroscio, é l'applauso che i suoi alunni gli tributano; ora è certo che sto Fava è un combattente che è difficile liquidare con due balle. Quel che emerge tuttavia è che ai Campetti questa scuola da un po' tutti sti presenti vien bocciata. Quanto costa questa strada ? Non si sa. Il progetto, quello vecchio, è da cambiare. E' possibile ottenere il consenso che manca ? Non si sa. La logistica è risolta o è un problema pure quella ? E' un problema e lo si sa. Se di soldi per la strada, or si dice, il Governo cittadino è disponbile, perchè mai per il campo non li caccia ? Non si sa. Questa in sintesi la cronaca degli stati generali a mezzo giorno. Ora spetta a due governi che si incontrano il giorno otto, di tirar le conclusioni e di usare un po' la testa e la ragione. Vedremo.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
Visualizzazioni di pagine: ultimo mese
lunedì 4 febbraio 2019
SOAP OPERA: L'ASSEMBLEA
Ore 12 di oggi, si tengono gli stati generali riguardo l'Alberghiera. Nell'aula del Palangressi, gremita in ogni dove, ci stanno gli alunni che manco la vedranno la scuola del futuro; ci stanno i capi dei governi che si sono avvincendati negli ultimi tre lustri; ci sta, combattivo come sempre, il massimo esponente del gruppo dei docenti, il noto Fava; ci mancano del tutto i decisori che debbono chiarire ed illustrare il prossimo capitolo di questa lunga storia senza fine. I giovani son tanti, son tutti ben vestiti ed educati, sul palco ci stanno allineati i leaders studenteschi, accanto a almeno tre di quelli che son stati a capo, in questi anni, dell'Ente Provinciale decidente. Arriva pure Canio, arriva un po' in ritardo, è un modo come un altro per essere applaudito lui da solo. Ci stanno pure Sindaci anche in carica: son quelli di Baveno e Gravellona, c'é pure Gusmaroli: la voce del governo nella sala. Assenti tutti quanti i nostri governi ultimi eletti. Il nostro Borgomastro ha sì concesso lui la sala, ma quanto a venire mica è matto. Neppure si intravvedon, tra i presenti, qualcuno degli eletti nel Consiglio e anco il Professore rifugge dalla sala che dovrebbe essere il luogo più ideale per tener qualche sermone. Scusata la Provincia ultima eletta, rimangono a discutere e parlare tutti quanti coloro che hanno fatto e anche disfatto, ma che oggi non contano più niente. In fila si ascolta: Ravaioli, Presidente di Provincia nell'anno, ormai lontano, del 2 mila zero 6 che mise, ner su bianco, l'accordo per la scuola su ai campetti. Poi segue il buon Massimo Nobili che ricorda come mai lui disfò quell'accordo e firmò l'accordo del Forlano. Interviene pure Canio che firmò gli accordi tutti quanti e che adesso ci racconta che l'accordo che va bene è quello che Bottini ora ha disfatto. Interviene pure Costa che ricorda gli incidenti di percorso capitati all'accordo a lui lasciato dal buon Massimo Nobili. Ma interviene il noto Fava che ricorda che la storia è più lunga di quella che la cronaca racconta, perché invece era iniziata da ben 32 anni già compiuti. Non risparmia qualche stralo proprio a Canio senza manco nominarlo, ma ricorda che se sangue fu versato non è certo quello perso dagli uomini al governo, ma da Hospes che, via via, si è spogliata di ogni bene, ingannata da promesse ed illusioni come fu per il caso dell'immobile del cinema. E' uno scroscio, é l'applauso che i suoi alunni gli tributano; ora è certo che sto Fava è un combattente che è difficile liquidare con due balle. Quel che emerge tuttavia è che ai Campetti questa scuola da un po' tutti sti presenti vien bocciata. Quanto costa questa strada ? Non si sa. Il progetto, quello vecchio, è da cambiare. E' possibile ottenere il consenso che manca ? Non si sa. La logistica è risolta o è un problema pure quella ? E' un problema e lo si sa. Se di soldi per la strada, or si dice, il Governo cittadino è disponbile, perchè mai per il campo non li caccia ? Non si sa. Questa in sintesi la cronaca degli stati generali a mezzo giorno. Ora spetta a due governi che si incontrano il giorno otto, di tirar le conclusioni e di usare un po' la testa e la ragione. Vedremo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento