Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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giovedì 9 maggio 2019
ZIPLINE
E' lesto il Governo cittadino ad autorizzare il ritocco dei prezzi pere la salita e la discesa funiviaria. Non perde tempo; impiega otto mesi per negare indebitamente l'accesso civico a dati sull'offerta tecnica della concessione funiviaria, ma abbiano detto essere lesto a rispondere alla richiesta di ritocco dei prezzi. Così si apprende che l'inflazione Italiana cammina sino alla velocità di circa il 15% in tre anni. Passerà infatti da 15 a 17 euro la tariffa per le persone in gruppo e da 19 a 20 euro, qui l'inflazione è un po' più bassa, per i singoli viaggiatori. Più o meno oltre 100 mila di euro in più all'anno che arriveranno nelle tasche del concessionario, il che non è poco per un azienda che è già oberata da un utile di bilancio che, al netto delle tasse, nel 2017 correva intorno ai 232 000 euro. Con il ritocchino apportato, fermo restando il flusso dei viaggiatori, e con l'inflazione che corre molto meno dei biglietti, si auspica che l'utile possa ancora salire. L'auspicio ci sta tutto in quanto se le cose andranno avanti così, non si capisce per nulla perchè mai non possa essere rivisto in riduzione il contributo che, annualmente, grazie agli accordi di Di Milia, il Comune versa prontamente al Concessionario e che gira attorno ai 130 000 euro. Insomma aumentiamo le tariffe, ma riduciamo il contributo che tale non è , ma esclusivamente una regalia, disposta con prelievo dalle nostre tasche e versamento diretto a gonfiare gli utili di bilancio di un'azienda più sana di quanto si possa pensare. Ultima annotazione, leggendo la delibera, abbiamo appreso che viene citata l'offerta tecnica, quella roba che quando io la cerco non la trovano, che il Borgomastro non sa neppure cosa sia e che quando la chiedo me la negano in nome della democrazia che, neanche questa, sanno cosa sia.
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