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mercoledì 15 maggio 2019

PALAZZOLA: COMMENTO SCRITTO

 



Ho anticipato ieri in questo blog il testo della Giunta Regionale, non è dell'altro ieri ciò che, dopo tanta insistenza, non sò se bene o male, il nostro Borgomastro ha ottenuto. Dico però che ha ottenuto solo un po' di ciò che avrebbe voluto, perchè in verità lui di soldi ne avrebbe voluti di più, almeno 2 milioni, ma alla fine, sempre che questa sia la fine, di milioni ne ha ottenuti solo 1,3. Esattamente quanti già un anno fa il Vice Reschigna gli aveva prospettato, nenche un euro in più. Se poi valutiamo che l'accoglimento dell'accordo, o meglio della transazione, comporta la rinuncia al contenzioso in atto con la Regione su quel pacco di 5 milioni assegnati e poi, in gran parte revocati, a questo punto il saldo dell'operazione potrebbe essere un po' meno vantaggioso di come sembra. Se poi, ma il se lo possiamo anche togliere, lo scioglimento che si prospetterebbe della fondazione comporterà il trasferimento dell'immobile al Comune, che nel 2004 lo aveva conferito alla fondazione stessa, ebbene su questo trasferimento saranno da pagare imposte perchè nel frattempo le esenzioni fiscali sono state soppresse. La cifretta da pagare sarà dai 400 mila euro in su. Vedete bene che l'operazione non sembra dunque delle meglio riuscite e forse prova ne è il fatto che, dopo alcuni mesi dall'approvazione dell'accordo da parte della Giunta Regionale, qui il Palazzo tace e di tale accordo nessuno parla, tanto meno il Consiglio ha visto ancora nulla. Forse si attendono le elezioni del nuovo parlamento subalpino, forse si pensa che cambiando la bandiera al balcone di Palazzo Lascaris, sarà forse possibile rinegoziare il tutto e in meglio ? Chi lo sa ? Chiedeteglielo al Borgomastro, non a me. Per ora conosciamo solo quel testo che, a parte qualche errore di scritturazione e i molti particolari tralasciati nella ricostruzione dell'Assessora Perugini, libera o libererebbe la Regione dal peso di questa Fondazione che pare non rientrasse più nei programmi di governo. Strano, perchè poco distante, il Vice Reschigna di fondazioni, nel frattempo, ne aveva pure fatte ancora e anche di soldi ne aveva portati. Sorvoliamo. Comunque, se andrà in porto, il risultato sarà che il nostro Comunello non avrà più alibi. Questo sarebbe un risultato positivo. D'ora in avanti non potrà più giustificare la propria annosa e indecorosa incapacità di portare a soluzione il caso Villa Palazzola. Certo che rimarrà, pressochè invariato il problema dei soldi, ma su questo non sembra vi sia una grande preoccupazione, tanto non sarà il Borgomastro attuale a doversene occupare: non ne farà in tempo, lasciando ad altri il cerino in mano, dopo averlo accesso. Già mi sembra di sentire il prossimo Borgomastro accusare questo di aver svenduto 5 milioni di Euro, rinunciando al contenzioso. Si ricomincerà da capo e magari qualcuno avrà pure in mente idee strane sulla destinazione del bene. Già perchè se viene meno la fondazione, anche il suo scopo cessa. Insomma: se il presente è tenuto segretato, il futuro è invece incerto, addirittura ignoto. Quel che è certo è che, fregandosene della figura, come se non c'entrasse niente, l'unico che si sfila da questa storia è l'ente Regione, lasciando il Comunello a vedersela da solo, il che sarà, invece, dai governanti locali, purtroppo, salutato come un grande successo. Evviva.

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