Consiglio: Atto terzo
Ore 18,30 si ricomincia un’altra volta, le fila di superminoranza sono al completo e pure quasi quelle della grande maggioranza. La prima è una mozione che cerca di introdurre nei lavori del governo quello che dovrebbe essere una regola: pianificare e programmare e l’oggetto sono le frazioni ed il loro recupero urbano. Si chiede di inserirle tutte in un progetto e pianificare, anno per anno, un singolo recupero completo di quanto di pubblico vi sia. Insomma buon senso e buon governo, ma Bottini, delegato alla risposta, non è proprio convinto, a Lui piace fare e magari anche disfare, quello lo sappiamo. Noi ci proviamo a far convincimento, dicendo che è un buon metodo, che da anche risultato e quindi è di interesse pure di grande maggioranza. Dai e poi dai, il Professore tenta di mediare e di proporre non una mozione, ma una raccomandazione, così la chiama Lui, perché il governo faccia un qualche cosa, che scriva quattro fogli, così dice, esattamente come disse a proposito del piano di città. In tutto questo Canio è sempre il più ostinato oppositore ed allora si va al voto e la proposta, con gradimento noi pensiamo dei residenti frazionali, è bella che bocciata .
Al punto due c’è la proposta per lo sbobinamento delle sedute Consiliari, un sistema per non fare perdere tempo e avere, in fretta, gli atti consiliari esposti all’albo. C'è, per la verità , anche un altro di sistema e lo suggerisce sempre il Professore, quello di tacere così non c'è niente poi da sbobinare. Anche qui, bisogna dirlo, Canio è il più ostinato e non vale cercare di spiegargliela per bene. Si va al voto ed è un’altra bella bocciatura: numero due. Al terzo punto c’è una mozione un po’ tecnica anche se forse interessante , quella che vuole riformare il metodo di affidamento dei servizi di progettazione sotto la soglia degli euro 20.000, 00. Lo scopo è di introdurre trasparenza e concorrenza, il Comune ci guadagna. Anche qui ci prova Bottini il delegato e si capisce subito che non vorrebbe proprio cambiar niente. Tenta argomentare, ma è facile per superminoranza colpire di fioretto , si che anche Canio, questa volta, almeno in parte, riconosce che bisogna riformare qualche cosa e superminoranza gli strappa un impegno personale. Poi si va al voto e sulla proposta intera è un’altra bocciatura.
Seguono alcune interpellanze:
1) Per togliere quell’intralcio sotto le pensiline in c.so Italia, ma ora no, non lo toglieranno, a loro forse così piace.
2) Per conoscere perché mai non si decidono a rifare il tetto della stazione laghi con un progetto che data ormai 2009, e qui la promessa è per farlo, finalmente, a fine di stagione.
3) Per sapere se provvedono a qualche parcheggio di soccorso in più in zona lido fin tanto che ci sarà aperto il cantiere della vasca per il bagno ,ma la risposta è una polemica con i diretti interessati ( quelli che usano i parcheggi).
4) Per conoscere lo stato di attuazione delle acquisizioni dei beni dal demanio che attendono il loro esito sin dal 2004 e qui ci sono un po’ anche di sorprese perché per lido blù e per verbanella, ma solo un pezzo, la Regione ha detto no, mentre per stazione laghi ancora si è in attesa di risposta.
5) Legato al precedete punto è quello che vuole che Canio faccia chiarezza sui contratti con i quali il Comune ha disposto intorno ai beni comunali dati in utilizzo commerciale. Qui, è vero, si fa un poco di chiarezza , ma il quadro che vien fuori e che qualcuno ha avuto, tra taciti rinnovi e meno taciti, 22 anni di durata prolungata, altri 21, altri si tengono i sei anni commerciali con una proroga di sei ed altri, di certo solo sei e poi, ma solo se la grazia del sovrano mai vorrà, ancora sei, oppure niente. Conclusione, tutti sono uguali davanti a Dio, ma non agli uomini.
6) Si torna a interpellare sul progetto museale della pesca, non è un’ossessione di superminoranza, ma solo un verificare se grande maggioranza mantiene i suoi impegni o invece no. Ci sono infatti ancora soldi di Interreg ed anche un altro bando regionale che tratta la materia. La risposta è in chiaro/scuro, ma per ora ancora nulla assai di certo. Canio invoca il nostro aiuto, ma la risposta è che l’aiuto è questo qui, quello di rinfrescare la memoria ad una troppo grande distratta maggioranza, e che quindi lavori lei come si deve.
7) C’è l’interpellanza sulla Palazzola e i suoi soldi persi per la strada. Qui Canio ci fa tutta la storia sin dal suo esordio, ma quando arriva al dunque: dei soldi ancora niente. Soltanto e solo quello che già era conosciuto, i soldi per il progetto definitivo, I lotto, in corso di stesura e presto in conferenza per l’esame, poi chissà.
8) Si interpella il governo sui cessi abbandonati vista lago dietro lo sguardo un po' severo di Re Umberto e qui Bottini, il delegato, prende un impegno a ripristinarli con 21.000,00 euro e prima dell’estate.
9) Cimiteri ed auto blù, ma di questa Canio precisa che di blù ha solo ormai il colore, mentre la usano per tutti e un po' per tutto, mentre sul cimitero la schermaglia si protrae tra Bottini, Sala e Severino, sino alla fine.
Sono le 21 e 45 minuti, dopo tre ore e 15 minuti, Canio cede e chiede un rinvio ed il quarto ed ultimo atto viene fissato mercoledì della prossima settimana, ore 21, attenzione, Palazzo di città, ingresso sempre libero.