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martedì 26 gennaio 2016

TRASPARENZE



Continua l'offensiva informativa di Bottini; il nostro Borgomastro non si stanca di darci notizie a tutto spiano sullo stato dell'arte del Palazzo. Con il numero secondo di quest'anno, comunica che cosa ha in mente ora di fare o ha, comunque, anche già fatto. V'invito a visitarlo sull' Home page del sito ufficiale di Palazzo. Con queste iniziative mas mediali, l'astuto Borgomastro ci trasmette un'immagine operosa dell'ultimo governo eletto dalla piazza, offrendo ai suoi sostenitori motivi e argomenti in suo sostegno e, al contrario, togliendo ai suoi oppositori ragioni per critiche e lagnanze. Però per vero, dall'analisi accurata dei suoi comunicati non è che l'informazione sia accurata, ma assai semplificata. Qualcuno dirà che sta roba è assai efficace; con poche parole e qualche riga da tutti ben intese, Lui così comunque sì che informa, o meglio, da a tutti un bel servito. Infatti questa roba a noi ci par che sia proprio un po' pochina, o meglio, un po' troppo anche furbina. Nell'ultima, recentissima, riforma dello Stato, targata Renzi/Madia, si è fatto un salto avanti, aprendo gli archivi ai cittadini. Non solo le carte che vanno già ora in albo, ma fra breve avremo il diritto di chiedere e ottenere, pressoché, tutte le carte. Neppure saran chiesti i motivi e le ragioni per cui vorremmo noi sapere, ci basta la qualifica di esser cittadini. Di fronte a tali nuove, ci suonano patetici i tanti tentativi che i vari detentori di poteri, da sempre, hanno provato a negare e a nascondere le carte con le loro malefatte. Se questa è dunque l'ultima notizia, tornando al nostro Borgomastro che ci informa sull'accordo siglato tra il Palazzo e il Grand Hotel, che male dunque c'è a metter sulla rete anche le cifre. Ci informi il nostro Borgomastro sul numero degli anni per i quali non vennero mai pagati canoni dei siti demaniali ancor oggi occupati; ci illustri per benino di cosa fu risposto quando dal Palazzo si chiesero quei canoni; ci dica se poi quei canoni furono tutti quanti calcolati e quanti, alla fine, furono i pagati e, già che siamo in tema, ci spieghi, per benino, le ragioni, di norma e di diritto, per la quale si esenta sol qualcuno di riparare a cura e spese sue un bene demaniale da questi sempre usato. Lo faccia con le cifre dettagliate, anno per anno, canone per canone; si metta già sull'onda dell'ultima riforma ricordata. Non essendoci nulla cui nascondere, il nostro Borgomastro sarà felicissimo di farlo e a noi di raccontarlo.   

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