Riparte dunque il gran Consiglio il ventinove; riparte almen così si fa per dire, conclude i suoi lavori iniziati un mese e passa fa, poi stoppa già la tassa di sbarco che manco era partita, ritocca l'imposta sulla casa, poi rende il rendiconto dell'anno ormai trascorso, dimentica il bilancio dell'anno che è già in corso, rimette in discussione la vendita contesa, poi mette al voto un ordine del giorno sulla biglietteria della stazione, infine risponde, o almeno così credo, agli interpelli che il tempo ha cumulato sul tavolo ingolfato del nostro Borgomastro. Si attende pertanto la fine ritardata del solito consiglio mensilmente convocato. I ritmi di lavoro non sono dei più celeri e veloci, si accumulano le cose, si scordano gli impegni, si prorogano le date, il tempo ci mette un po' del suo, la Perla non brilla quanto al resto. Sta storia della tassa di sbarco, voluta sta volta troppo in fretta, ci sembra ridicola e curiosa. Caduta già una volta, in sede di Consiglio, davanti ad obiezioni elementari, ugualmente varata con buchi vistosi e strepitosi, si scontra col giudizio che emette un ministero ed ora ritorna, mesta mesta, in quel Consiglio chiedendo che approvi se non proprio la sua fine, almeno il suo congelamento. Non male come inizio di stagione e se proprio il buon giorno si vede dal mattino, ci sembra non proprio un bell'augurio. Ci manca poi sempre sto bilancio; si arriva in primavera senza averlo, si rischia di averlo a consuntivo. Coi tempi che corrono veloci, ritardare ancora un po' il suo arrivo e come perdere il treno; partire con ritardo significa lasciare poi lungo la strada ed il percorso dei pezzi e dei vagoni di un treno un po' lento e un po'scassato. Morale; vedremo, come si è già visto nel passato, iscrivere le cose e poi non farle; le buche che rischiano di aprir delle altre buche, i mucchi dei detriti lungo lago, lo sfascio di un'isola allo sbando, il ponte himalayano vista lago.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
Nessun commento:
Posta un commento