Si dispongono ora i pezzi in vista dell'incontro che i gruppi, presenti nel Consiglio, avranno nella sera del prossimo due e nove del mese che sta in corso. Rende dunque il conto dell'anno ormai trascorso il gruppo guidato dal noto Professore; I numeri son tanti, i soldi spesi non son pochi, le cose che son fatte, con l'unica eccezione per il porto, si stentano a vedere. Così si chiude il libro dei conti di un anno un'altra volta, ma senza un po' una svolta si stenta a capir, non solo, dov'è che poi si para, ma quand'è che prima o poi anche si cambia. Comunque i conti, formalmente, sono a posto; gli sconti praticati ai loro amici e da noi già ricordati, spariscon tra le pieghe della carta. Sol per questo ci vorrebbe anche un processo, ma ad altro pare intenta la giustizia. Comunque vanno in aula non certo da imputati, ma come sempre da impuniti. Nel quadro un po' sommesso in cui vive sto governo e nel quadro disgraziato in cui sprofonda questa Perla tra raffiche di vento e code d'auto, pare che però l'argomento che tra tutti sia il più atteso sia un pezzo di stoffa di terreno, conteso come fosse una terra di conquista, da nessuno mai che fosse già prima ricordata ed ora da tutti interessata. Pazienza; non ci sembra che fosse una roba interessante se non per il prezzo che anche a noi pare da saldo. Una roba che invece ci sembra stuzzicante è la domanda, che stata anticipata, sul rinnovo dei banchetti in concessione. Con qualche differenza, ci viene da suggerire un parallelo che, guarda il caso, riguarda lo sconto che sopra ho ricordato. Orbene, se il sistema della gara, secondo direttiva Bolkestein, ha da valere, che valga poi per tutti e non solo per uni e non per altri. Avendo pertanto rinnovato, senza gara, la già gratuita occupazione di terre del demanio sul fronte del noto Grand Hotel, nessuno metta ora in dubbio che un pari trattamento sarà da riservare nei casi che l'interpello ha ora sottoposto all'esame dell'aula che è stata convocata. In fondo, in tale ultimo caso, andarono in giudizio e pagarono il dovuto; nell'altro, col fischio va in giudizio, e non paga il già dovuto.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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