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lunedì 18 aprile 2016

NIENTE FRETTA







Avrà anche messo in sicurezza la storia infinita di quel porto, ma ora altri scogli attendono alla prova il Borgomastro. Va lento sul bilancio, va lento il rendiconto, è in bilico precario sull'imposta per lo sbarco, è una sconfitta, o meglio è una resa il voto che ha cancellato la storia, per anni rifilata, di Villa Aminta. Per quanto poi riguarda l'impianto funiviario non pare abbia ottenuto la promessa che vengano riassunti i licenziati, e sempre intorno a questo impianto, a mesi di distanza dall'esito di quella che fu l'ultima gara, nessuno che sappia o che ci informi cos'è che poi ci sia dentro l'offerta. Per ora non muove ancor pedina alcuna il vaso di Pandora, se intenda il Borgomastro riaprire poi quel vaso o meglio lasciar stare secondo quanto insegna il Professore, nessuno qui lo sa. Dell'esito dei sondaggi intorno alla Gabbiola ancora non ne parla; eppure quel disastro sta lì da assai decenni e non che pare che sia più il tempo di aspettare. Va beh, lui incassa intanto l'Alberghiera, ed era ora, per vero passava anche un po' l'ora. Sta volta lasciamo poi pur stare le buche, i ponticelli e i detriti alluvionali, son cose in fondo assai minute, non toccano il giudizio su un leader che ha come modello la Baviera. Ma intanto il tempo scorre; è il tempo del mandato e insieme al suo mandato c'è pure l'altro tempo che corre più che scorre. Intanto fa fatica a chiudere un Consiglio iniziato da un mese ed oltre fa; una pratica veloce da chiudere in due ore diventa una storia senza fine. Insomma, non molto è sotto il sole che stenta tra le nubi; la storia si ripete, ci manca un vero turbo che spinga questo borgo oltre gli scogli.

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