C'è un problema; questa bella cittadella ha un bel problema che da anni si trascina e da anni con esso anche convive. Il cuore del problema sta a Palazzo, ma non si facciano illusioni questi nostri cari lettori, se il problema sta a Palazzo, noi che siamo cittadini il Palazzo lo scegliamo e mai cambiamo. Il problema è certo serio, un problema molto serio e assai diffuso, per il vero un po' dovunque, ma che a furia di parlarne a livello nazionale né si scardina, né si cambia sto problema. C'è, in sostanza, un rispetto delle norme poco attento che tradotto in altro modo poi diventa non trattare tutti quanti in modo uguale C'é quel detto sempre in voga che ci dice di applicare ai nemici sol le norme e agli amici di interpretar le stesse norme. Questa regola perfetta, applicata nel Palazzo, garantisce che sia eterno il governo della Perla e consente ai governanti di non darsi mai da fare per il bene cittadino, ma ugualmente di conservare il cadreghino. Questa regola di legge viene sempre rispettata, è la regola non scritta che sottende ogni operato, che decide il come e il quando, che consiglia cosa fare od il non fare. Una regola perfetta che la regola del nove poi giustifica e verifica. Questa regola del nove è, in sostanza, un conteggio di un bel saldo che è la somma giornaliera di quei voti, un po' di più e un poco in meno, che il governo cittadino or guadagna e, a volte, perde. Alla fine di giornata si riunisce un comitato che controlla l'andamento: " Quanti voti abbiamo perso con il fare poche cosa con la testa? Quanti voti abbiamo preso con il fare tante cose senza testa? La risposta alle domande è dunque un saldo; quasi fosse una curva dei valori della borsa, del rapporto euro col dollaro, del rapporto Pil col debito; lo si traccia su uno schermo, lo si tien monitorato, se poi scende un po' di troppo, il governo si corregge; molto facile correggerlo; si alimentano, di subito, quelle cose senza testa, produttive di consenso; quasi mai c'è del dissenso. Si accontenta questo e quello, la si interpreta la regola e la cosa un poco incerta poi diventa molto certa, ma la cosa che era certa or diventa molto incerta. Voi vedete cittadini che la colpa è un po' anche nostra; ben sappiamo che con la prova poi del nove la si aggiusta quasi sempre, non va ben la prima volta, la si prova la seconda. Sino a qui sta questa norma e mi fermo questa volta. Dalla prossima ve la spiego con gli esempi e i casi veri.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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