Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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martedì 12 marzo 2019
FINANZIARE GLI UTILI
Nonostante le cortine fumogene che vengono continuamente sollevate dagli addetti al Palazzo per: ostacolare, impedire, ritardare, differire e negare l'accesso ai documenti che la moderna legislazione vuole siano dati ai cittadini per favorire la partecipazione alla cosa pubbloica, nonostante dicevo tutti questi terribili ostacoli, con il modico prezzo di 4 euro la Camera di Commercio ci ha messo a disposizione il bilancio 2017 della società Ferrovie del Mottarone srl . Certo, tutti i bilanci aziendali sono pubblici meno che per il Palazzo che conservandolo in forma stabile nega ciò che altri sono ben contenti di dare. Ma lasciamo perdere e invece andiamo a vedere dentro questo benedetto bilancio, in particolare cosa mai contenga il suo conto economico, cioè le risorse e i costi. Ebbene, l'anno 2017 non è andato poi così male, ma anche il 2018 penso che non sarà di meno. In particolare sono stati staccati biglietti per 1 milione e 767 mila euro, più o meno corrispondenti a 100 mila passaggi. L'aiutino del Comune, quello fatto approvare dal vecchio Cannio è arrivato puntuale come promesso. Sono 139 mila euro che essendo gratis, certamente non si rifiutano. Ma andiamo al sodo, cioè alle conclusioni e vediamo che il risultato economico dell'anno risulta, prima delle imposte, pari ad una cifretta di 406 mila euro, mentre, al netto delle imposte, l'anno si chiude con un utile di 232 mila e rotti euro. Insomma per un'azienda che fattura 1 milione e 918 mila euro, un utile di oltre il 12%; il che non è poco. Saremmo felici se tale risultato economico non fosse stato raggiunto grazie all'inutile contributo concesso dal vecchio Cannio, poiché con il senno di poi, ma anche con quello di prima, è di tutta evidenza che l'azienda sarebbe in utile anche senza questo aiutino di Stato che è diventato un regalo da versare annualmente, ma inutilmente. Un altro modo ( ce ne sono molti) per dissipare i soldi pubblici, cioé le imposte e le tasse che ci fanno pagare e poi raccontano le favole dei soldi che non ci sono.
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