Visualizzazioni di pagine: ultimo mese

martedì 26 marzo 2019

GIUDIZIO DIVINO

  




Se qualcuno pensa che l'ira degli dei o la sfiga sia la causa unica e prima di tutti i mali della cittadella, cambi idea. Il mal governo, inteso come l'insieme connivente degli organi elettivi, le strutture tecniche che li supportano, i tanti professionisti pagati e probabilmente impreparati che li lusingano, le imprese che fanno e disfano i lavori e che approfittano e non solo fanno profitto, le responsabilità mai chiamate a rispondere; tutte queste cose insieme sono le cause che hanno scatenato, questa sì, l'ira degli dei, la furia di una burrasca che diventa il castigo che punisce laddove gli uomini non sono stati capaci a farsi giustizia da sè. Non c'è stato bisogno dunque di aspettare il giudizio finale per vedere condannati i responsabili; questi ultimi, dopo la prova di ieri, sono sul banco degli imputati, smascherati nella loro rispettabile ipocrisia, addirittura ridicolizzati nella loro insipienza che la forza della natura ha mostrato. Un mare di soldi buttati, altri soldi serviranno a rimediare al disastro pre-annunciato, altri soldi finiranno nelle tasche di chi non meriterebbe alcun compenso, ma finalmente la natura ha mostrato ciò che l'uomo aveva celato. Immaginiamoli tutti in fila dietro un banco da imputati; immaginiamoli tutti attori e protagonisti di un giudizio messo in scena a rappresentarci la realtà mai dichiarata. Eccoli lì: grandi, piccini e medi personaggi, più o meno oscuri, più a meno noti, tutti accomunati dai vizi odierni e antichi: il potere, l'incompetenza, il denaro, l'ignavia, l'ipocrisia... Ora i sepolcri imbiancati sono stati scoperchiati, non c'é più giustificazione, scusante, esimente alcuna. Ne prenda atto il Borgomastro e renda piena confessione per un disastro di cui, insieme a tanti altri, ne porta colpe e responsabilità mai pagate.

Nessun commento:

Posta un commento