Alla fine qualcosa succede. Anche i più incalliti convinti dell'immortalità dei governi e dell'immortalità in primis del Borgomastro, dovranno convincersi che, forse, è finita. Al di là delle poco comprensibili, ma ottimistiche, dichiarazioni del nostro Borgomastro, rese all'indomani dell'incidente portuale, l'impressione è che abbia preso la scopola più grande della sua lunghissima carriera amministrativa locale. Dire che il Borgomastro sia ko non è affatto una sciocchezza. Alla vigilia di una festa che aveva aspettato per 20 anni e che si apprestava a celebrare come fosse la sua, il destino gli ha preparato, questa sì, una festa che mai si sarebbe aspettato. Se non fosse una sventura ci sarebbe da gioire. Eolo è stato più efficacie e più tempestivo di qualsiasi azione umana. Non sarà una questione di una decina di giorni; il rinvio della festa sarà molto più lungo, la stessa festa è a rischio e chiunque di buon senso eviterebbe di celebrare la fine dell'opera pubblica più scandalosamente gestita dall'epoca della nascita della cittadella, ossia una fila di secoli fa. Nonostante questo, qualcuno, che pure una qualche responsabilità se la porta, voleva provarci, anzi non ne vedeva l'ora. Come sempre succede, quando le aspettative sono alte, la loro caduta è un tonfo e il Borgomastro si ritrova a terra, come mai gli era successo. Preoccupato ? Direi di più, oltre che essere completamente demoralizzato, e per uno come lui è difficile esserlo, anche alcune preoccupazioni potrebbero avere il loro peso. L'incidente portuale rischia di scoperchiare quel vaso di Pandora ( un altro) che per tanti anni si era cercato di tenere ben chiuso, attribuendo alla imprevedibilità dell'imprevisto tutte le sventure che sono capitate durante la costruzione di un porto che, alla fine, è più insicuro di quelli Libici. Niente è invece successo per caso, ma tutto è riconducibile ad alcune molto inopportune scelte di professionisti; alla discutibile preparazione tecnica di alcuni dei soggetti scelti; alla leggerezza nella gestione tecnico amministrativa di molti soldi; alla mancata volontà di perseguire le responsabilità che venivano emergendo; all'occultamento delle documentazioni comprovanti i gravi errori compiuti; alle perizie di comodo commissionate; alla facilità di spesa concessa; alle innumerevoli varianti pure concesse, sino all'ultima o meglio alla penultima, madre dell'ultima che, da sola, ha rischiato e rischia di mandare tutto all'aria. In tutto questo Lui c'era. Eecco perché ora sta sotto.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
Visualizzazioni di pagine: ultimo mese
mercoledì 3 aprile 2019
IL BORGOMASTRO DIMEZZATO
Alla fine qualcosa succede. Anche i più incalliti convinti dell'immortalità dei governi e dell'immortalità in primis del Borgomastro, dovranno convincersi che, forse, è finita. Al di là delle poco comprensibili, ma ottimistiche, dichiarazioni del nostro Borgomastro, rese all'indomani dell'incidente portuale, l'impressione è che abbia preso la scopola più grande della sua lunghissima carriera amministrativa locale. Dire che il Borgomastro sia ko non è affatto una sciocchezza. Alla vigilia di una festa che aveva aspettato per 20 anni e che si apprestava a celebrare come fosse la sua, il destino gli ha preparato, questa sì, una festa che mai si sarebbe aspettato. Se non fosse una sventura ci sarebbe da gioire. Eolo è stato più efficacie e più tempestivo di qualsiasi azione umana. Non sarà una questione di una decina di giorni; il rinvio della festa sarà molto più lungo, la stessa festa è a rischio e chiunque di buon senso eviterebbe di celebrare la fine dell'opera pubblica più scandalosamente gestita dall'epoca della nascita della cittadella, ossia una fila di secoli fa. Nonostante questo, qualcuno, che pure una qualche responsabilità se la porta, voleva provarci, anzi non ne vedeva l'ora. Come sempre succede, quando le aspettative sono alte, la loro caduta è un tonfo e il Borgomastro si ritrova a terra, come mai gli era successo. Preoccupato ? Direi di più, oltre che essere completamente demoralizzato, e per uno come lui è difficile esserlo, anche alcune preoccupazioni potrebbero avere il loro peso. L'incidente portuale rischia di scoperchiare quel vaso di Pandora ( un altro) che per tanti anni si era cercato di tenere ben chiuso, attribuendo alla imprevedibilità dell'imprevisto tutte le sventure che sono capitate durante la costruzione di un porto che, alla fine, è più insicuro di quelli Libici. Niente è invece successo per caso, ma tutto è riconducibile ad alcune molto inopportune scelte di professionisti; alla discutibile preparazione tecnica di alcuni dei soggetti scelti; alla leggerezza nella gestione tecnico amministrativa di molti soldi; alla mancata volontà di perseguire le responsabilità che venivano emergendo; all'occultamento delle documentazioni comprovanti i gravi errori compiuti; alle perizie di comodo commissionate; alla facilità di spesa concessa; alle innumerevoli varianti pure concesse, sino all'ultima o meglio alla penultima, madre dell'ultima che, da sola, ha rischiato e rischia di mandare tutto all'aria. In tutto questo Lui c'era. Eecco perché ora sta sotto.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento