Lunedì prossimo venturo la storia di sto porto torna in aula. Motivo d'interpello le ultime vicende che vedono coinvolta l'opera più lunga e anche tribulata da cui, da quasi ormai ben quattro lustri, non sembra che la Perla si sappia districare. Non certo qui sappiamo che cosa dirà in aula il Borgomatro. Bruciato che è già stato sulla linea del traguardo, di certo gli scotta sta questione che, pensando di averla ormai risolta, aveva già pensato a fare una gran festa che, un vento malandrino ha rovinato. Or dunque se la storia di quest'ultima vicenda prende avvio da quel giusto che si sappia intorno alla variante che aveva un tantino cambiato, sempre in peggio, lo stato dell'opera incompiuta, già corrono altre voci che, qualora comfermate, sarebbero una tegola aggiuntiva per questo Borgomastro, ma non solo. Le voci che abbiam colto e che occorre confermare, ci dicono che l'avviso su quanto ora è successo, l'avevano già dato gli stessi progettisti. Quest'ultimi avevano già scritto, relazionando sul progetto che lo stesso, in magra di lago e con il vento, qualche rischia presentava. L'avviso dunque c'era, bastava fosse letto e prima di approvare sto progetto, si fosse riflettuto molto a lungo. Diverso invece è andato; nessuno lo avrà letto, nessuno lo ha guardato, nessuno ci ha badato. Se dunque questo indizio che vi diamo sarà poi confermato, è difficile che qualcuno poi si salvi da accuse e responsabilità pure pesanti. Se qualcuno cercherà, come al solito che avviene, scaricare sui tecnici la colpa, quest'ultimi lo dissero per primi che non era poi affidabile del tutto il progetto consegnato. Ci ripensi ora anche Canio che, Bottini già al suo fianco, ci mise la sua firma sull'atto che approvò pure il progetto. Signori: sta volta non si scherza; se è vero e poi sarà pure provato ciò che qui vi ho raccontato, preparativi ora al peggio. Di certo la festa non solo è rimandata, ma del tutto ora è annullata.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
Che dire! Questo porto è proprio una iattura. Ma non è un capriccio della dea bendata. E' colpa di chi ha progettato, approvato e pagato. Voglio sperare che il Sindaco lunedì prossimo risponda all'interpello con assoluta sincerità e non trovi scappatoie. C'è di mezzo il tanto denaro pubblico finito in acqua e la fine di un sogno che svanisce. Come è svanito il sogno del prolungamento della passeggiata fino al Villa Aminta. Qualcuno, però, dovrà pagare il malfatto.
RispondiEliminaConsigliere alfredo macrì del giudice