Pasqua 2019, nelle intenzioni e nei desiderata dell'ambiente di governo, avrebbe dovuto essere se non proprio di resurrezione, almeno di inaugurazione. La realtà appare invece un poco diversa. Dopo la doccia fredda presa sul caso: "porto" il governo è riuscito a buttare per aria un pezzo di cittadella, senza riuscire, o riuscendo a mala pena a sistemare qualche cosa in tempo utile per le feste. Va beh, siamo abituati a questo e ad altro, ormai non dobbiamo neppure più farci caso; non sono incidenti, sono la normalità della vita quotidiana della Perla del lago. Comunque, trascorsi da un po' di tempo i dieci giorni che, durante l'imbarazzata, ma direi imbarazzante intervista televisiva, il Borgomastro aveva preannunciato come termini per mettere a posto i guai del porto, l'unica cosa certa è che tutti sembrano scomparsi. Le banchine stanno lì come le ha messe la burrasca, ogni attività sembra sospesa e il dubbio è che il prossimo problema sia quello chi mai debba pagare il rimedio alle magagne combinate. Probabilmente pagherà ancora una volta pantalone e un modo per farlo è riuscire a dimostrare che la soluzione del problema sia complessa, in quanto le cause del disastro sarebbero complesse pure loro. In altre parole, così ci capiamo subito, sarebbe troppo facile imputare i guai a un madornale ed elementare errore di lettura dei dati sulla magra di lago. In tale caso la colpa grave cadrebbe come un macigno su tutta la filiera tecnica o no, che ha redatto, progettato, firmato, validato e approvato. Quindi mettiamoci dentro qualche algoritmo, qualche complesso calcolo, una qualche sofisticata simulazione, importante è arrivare a dimostrare che la cause stanno complesse e che anche se non ci fosse stato, come ci è stato, un banalissimo e imperdonabile errore, il porto non sarebbe andato bene lo stesso. Arriveranno a dimostare che la forza dei venti, causa il cambiamento climatico in atto, per effetto dell'eccesso della differenza di variazione della pressione atmosferica, è o sarà maggiore del passato e quindi ? Quindi il rimedio sarà, non solo complesso, ma prudenzialmente più oneroso. Mi danno del matto ? Ma guardate che hanno già usato questo sistema per dimostrare che bisognava cacciare il doppio dei soldi di quanto previsto per il dragaggio del porto le, inventandosi le piene dei rio Creé e del rio Rosmini che avrebbero scaricato il trasporto soldo dentro l'area del porto. Nulla di nuovo dunque sotto il sole. Comunque vedremo. Pure imbarazzante il fatto che, dopo la famosa intervista, il Palazzo abbia spento le luci e chiuso le porte. Informazione cioè nulla, come se questi nostri governanti fossero il cda di una qualsiasi società privata della quale non dar conto a nessuno se non agli stessi proprietari. Se non sbaglio, il Borgomastro, ma anche tutti gli altri, stanno lì per voto popolare, cioé provvisoriamente messi lì per fare qualche cosa di buono e, se la cosa non li disturbi troppo, ogni tanto dire qualche cosa:nè di destra, né di sinistra, per carità, ma solo qualche cosa. Neanche questo ci meritiamo: imbarazzanti interviste del Borgomastro, altri personaggi dello staff che rasentono i muri cittadini, quasi a evitare brutti incontri, altri ancora che sembrano ammutoliti, non si comprende se per imbarazzo o per altra causa: un abbassamento di voce improvviso.Chi lo sa ?
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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giovedì 18 aprile 2019
INAUGURAZIONI PASQUALI
Pasqua 2019, nelle intenzioni e nei desiderata dell'ambiente di governo, avrebbe dovuto essere se non proprio di resurrezione, almeno di inaugurazione. La realtà appare invece un poco diversa. Dopo la doccia fredda presa sul caso: "porto" il governo è riuscito a buttare per aria un pezzo di cittadella, senza riuscire, o riuscendo a mala pena a sistemare qualche cosa in tempo utile per le feste. Va beh, siamo abituati a questo e ad altro, ormai non dobbiamo neppure più farci caso; non sono incidenti, sono la normalità della vita quotidiana della Perla del lago. Comunque, trascorsi da un po' di tempo i dieci giorni che, durante l'imbarazzata, ma direi imbarazzante intervista televisiva, il Borgomastro aveva preannunciato come termini per mettere a posto i guai del porto, l'unica cosa certa è che tutti sembrano scomparsi. Le banchine stanno lì come le ha messe la burrasca, ogni attività sembra sospesa e il dubbio è che il prossimo problema sia quello chi mai debba pagare il rimedio alle magagne combinate. Probabilmente pagherà ancora una volta pantalone e un modo per farlo è riuscire a dimostrare che la soluzione del problema sia complessa, in quanto le cause del disastro sarebbero complesse pure loro. In altre parole, così ci capiamo subito, sarebbe troppo facile imputare i guai a un madornale ed elementare errore di lettura dei dati sulla magra di lago. In tale caso la colpa grave cadrebbe come un macigno su tutta la filiera tecnica o no, che ha redatto, progettato, firmato, validato e approvato. Quindi mettiamoci dentro qualche algoritmo, qualche complesso calcolo, una qualche sofisticata simulazione, importante è arrivare a dimostrare che la cause stanno complesse e che anche se non ci fosse stato, come ci è stato, un banalissimo e imperdonabile errore, il porto non sarebbe andato bene lo stesso. Arriveranno a dimostare che la forza dei venti, causa il cambiamento climatico in atto, per effetto dell'eccesso della differenza di variazione della pressione atmosferica, è o sarà maggiore del passato e quindi ? Quindi il rimedio sarà, non solo complesso, ma prudenzialmente più oneroso. Mi danno del matto ? Ma guardate che hanno già usato questo sistema per dimostrare che bisognava cacciare il doppio dei soldi di quanto previsto per il dragaggio del porto le, inventandosi le piene dei rio Creé e del rio Rosmini che avrebbero scaricato il trasporto soldo dentro l'area del porto. Nulla di nuovo dunque sotto il sole. Comunque vedremo. Pure imbarazzante il fatto che, dopo la famosa intervista, il Palazzo abbia spento le luci e chiuso le porte. Informazione cioè nulla, come se questi nostri governanti fossero il cda di una qualsiasi società privata della quale non dar conto a nessuno se non agli stessi proprietari. Se non sbaglio, il Borgomastro, ma anche tutti gli altri, stanno lì per voto popolare, cioé provvisoriamente messi lì per fare qualche cosa di buono e, se la cosa non li disturbi troppo, ogni tanto dire qualche cosa:nè di destra, né di sinistra, per carità, ma solo qualche cosa. Neanche questo ci meritiamo: imbarazzanti interviste del Borgomastro, altri personaggi dello staff che rasentono i muri cittadini, quasi a evitare brutti incontri, altri ancora che sembrano ammutoliti, non si comprende se per imbarazzo o per altra causa: un abbassamento di voce improvviso.Chi lo sa ?
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