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lunedì 2 marzo 2020

IL PARCHEGGIO INVISIBILE




Le recenti tardive pubblicazioni all'albo elettronico del Palazzo, rivelano, pian piano, vizi e virtù nascoste dietro quelle spesse ma anche troppo spesso invalicabili mura, dentro le quali sono al lavoro da oltre 40 anni i soliti noti. Oggi parliamo dell'ampliamento o meglio rifacimento con ampliamento di Villa Ostini e la sua trasformazione in albergo di alta classe. Previsto nel piano regolatore grazie alla forse più lauta tangente versata all'epoca della formazione del piano, dopo la ultima cessione della proprietà dell'immobile e un non eccessivo lungo iter, ha ottenuto tutti gli ok perchè il sogno degli attuali proprietari possa diventare realtà. Ne siamo contenti. Dopo però il canonico periodo di gestazione durata otto mesi, sono ora noti i contenuti della convenzione messa all'albo e che il nostro governo ha autorizzato a sottoscrivere con la proprietà. Ci limitiamo ad osservare quella riferita all'obbligo di realizzare e cedere parcheggi pubblici. Dobbiamo premettere che la norma scritta nell'articolo 3.5 delle norme di attuazione del piano regolatore, versione ultima, seppur non eccelle nella tecnica redattiva, tuttavia con un qualche sforzo interpretativo crediamo di comprenderela e arriviamo a queste conclusioni: 1) Obbligo di realizzare standards pubblici pari al 100% della superficie in ampliemento dell'edificio. 2) Obbligo di destinare almeno il 50% dello standard, non monetizzabile, a parcheggio pubblico, di cui almento 1/3 interrato. Si aggiunge che il loro asservimento ad uso pubblico potrebbe essere solo parziale, ma su decisione del Comune; in assenza debbono transitare in diritto, come è ovvio, al Comune, non il rovescio come sembra abbiano inteso. Ci pare che il quadro normativo sia abbastanza definito, ma se questo è, il governo decide di non decidere e stila una convenzione in bianco che è un esempio eccelso di ignavia e di consapevole lassismo decisionale. Infatti decide, questo sì, che vuole tutta, o quasi, la superficie a standard sotto forma di parcheggi, ma poi ignora che essi devono essere realizzati per almeno 1/3 in interrato sul lotto e, rinviando a tempi migliori, non si sa quali, una qualche decisione, si impunta e non vuole che siano realizzati nel perimetro del lotto della Villa, ma dove? Questo nessuno lo sa; monetizza in 254.000,00 euro il valore dell'eventuale parcheggio, cioé a raso, ignorando però l'obbligo di farlo interrato, almeno in parte, e quindi ecco qui un altro supersconto, ma in tempo di saldi per fine mandato ci sta e quanto al dove, qui ilo mistero rimane e pensiamo che non verrà svelato, sempre che lo possa essere, molto presto. Che dire ? Non pubblicare o quasi, ma poi quando si pubblica scoprire che le cose stanno scritte in bianco e che il periodo di saldi continua, questo forse è troppo ed è una corsa contro il tempo per vendere la città al peggior offerente. Ci compiaciamo comunque per la capacità che ancora una volta il nostro Arcistar ha dimostrato nel sapere gestire con arte e sapienza un'altra delle questioni affidate alla sua mediazione, dove la sintonia e la vicinanza con i governanti e la comune cultura locale, beni supremi, danno sempre i migliori frutti; basta saperli cogliere.

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