Pubblichiamo il testo che il capogruppo di Insieme, G.B. Vecchi ha scritto sulle pagine di Stresa Notizie, replicando alle " accuse" che quel giornale web ha diretto all'operato della opposizione a proposito delle ultime vicende intorno al porto turistico.
"Non sono d'accordo su quanto scrive "Stresa notizie". Il gruppo consiliare Insieme fa
opposizione seria e documentata
nelle sedi istituzionali, forse frequenta meno bar o osterie, ma è difficile
superare in
questo la maggioranza.Veniamo definiti: " professionisti dell'opposizione", ma è l'elettorato che ha voluto così e non è stata una nostra scelta. Di certo qualora
fossimo stati eletti avremmo amministrato meglio e con maggior competenza e
rispetto del denaro pubblico di quanto non faccia l'amministrazione Di Milia. Una vergogna!!
Se, come
anche Stresa notizie auspica, il porto andrà in nulla, oltre 1.650.000 euro saranno stati
buttati per lavori inutili che deturpano ancora oggi la passeggiata sul
lungolago e bisognerà spenderne
degli altri per ripristinare la decenza. Oltre 1.500.000 euro è
costata la municipalizzata Stresa Servizi ed in tempi di vincolo di
patto di stabilità, la cosa è assolutamente non giustificata e
giustificabile.
Ora noi ''professionisti dell'opposizione''
diciamo che con una politica di bilancio molto più accorta e il taglio degli
sprechi, ci sarebbero state risorse anche per intervenire più e meglio a favore
dei bisogni sociali che vi sono e che , magari, una
certa opulenza diffusa nasconde. Anche
da noi crediamo che chi ha difficoltà ad arrivare a
fine mese avrebbe apprezzato un maggior aiuto da parte del comune. Ma quello che è
da denunciare è l'incapacità di questa amministrazione
a realizzare i suoi stessi progetti, più volte propagandati, cambiando invece e
più volte gli obiettivi di programma, rilevando insomma un evidente stato confusionale e una assoluta mancanza di lucidità nella visione
generale dei problemi: porto, Gabbiola, Palazzola,
asilo nido, prosecuzione passeggiata a lago, scuola alberghiera, sono tutti
esempi che parlano chiaro e da soli. E possiamo continuare, ricordando la
stazione smontata e lasciata lì a testimonianza del
disinteresse per la città, la manutenzione delle strade ridotte a tratturi. La politica urbanistica
poi, caratterizzata da una aggressione al territorio
senza precedenti e ora, da ultimo, il suo piegarsi all’interesse di un sol gruppo imprenditoriale è il corollario finale
del disastro che il decennio del governo Di Milia
lascerà in ricordo alla città, insieme ad un paio di gare off shore."