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giovedì 30 agosto 2012

DIARIO


 
Giunti a questo punto del mandato la memoria, magari, fa cilecca e allora sembra bene un bel ripasso, prima che la palla torna al centro ed il gioco, quest’ autunno sia ripreso. Facciamo quindi una rassegna  delle cose oggetto del programma e vediamo come è andata. Intanto c’è da dire che, dopo un po’ di falsi annunci di partenze sempre prossime e imminenti, arrivò la doccia fredda che i soldi erano spariti. Parliamo, ben si intende, di quei 5 milioni che la Regione prima mise e poi se li riprese; morale la Palazzola salta e un pezzo di programma va subito già a fondo ancora prima di partire.  Canio non ha colpe, lui subisce giusto il colpo, ma reagisce ? Questo è il tema e questo anche un po’ il nostro problema. Che fa per rivendicare il buon diritto che la cittadella vanta per quei soldi ? Si sbatte ? Cerca udienza ? Fa anticamera? Cerca  sostegni ? Scive e riscrive, protesta, rilascia interviste, polemizza,  va in TV,  batte i pugni sui tavoli, si incatena, fa lo sciopero della sete, porta ordini del giorno in Consiglio ? Quel che fa non lo si sa e comunque non lo si vede,  ma si sa che di quei soldi, come si dice, non c’è l’ombra. Gabbiola è il pezzo forte, tanto era forte che Canio si inventò le grandi opere come settore riservato alla, esclusiva, competenza del premier. Già erano passati, invano, i primi 5 anni di mandato e tutto lasciava pensare che non altrettanto invano sarebbero passati gli altri 5. Lo ricordiamo, per testimonianza diretta, affermare e assicurare che “comunque la Gabbiola la facciamo “. Era circa la primavera, avanzata, del 2011, adesso è passato anche l’estate del 2012 e dire che nessuno ci crede più è poco, ma sicuro. Ecco che, così, un obiettivo condiviso da tutti, bipartisan insomma, viene progressivamente accantonato e, prudentemente,  rinviato sine die. Quali siano i motivi di questo ripensamento, anzi di questo tradimento, a noi mortali non è dato sapere, certo è che la storia dei “portali”  dove parcheggiare le auto e gli autobus, gli deve aver preso tanto bene la testa  da fargli dimenticare, in fretta, la Gabbiola. Troppo bene aggiungiamo, anche perché  il nuovo obiettivo, con tanto di trenino su rotaie, si sposta così in là nel futuro, cioè nel mai,  che Canio si toglie così ogni problema a realizzarlo. A noi e a tutti  rimane, invece, il problema di dove trovare un posto auto quando per disavventura pensiamo di usarla; rimane la vista di quel pezzo di archeologia ferroviaria in completo disfacimento e sempre la vista dei posti in prima fila sul lungo lago occupati da auto, insomma, una vera città turistica di prim’ordine, da proporsi come modello. Continua



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