Giunti a questo punto del mandato la memoria, magari, fa
cilecca e allora sembra bene un bel ripasso, prima che la palla torna al centro
ed il gioco, quest’ autunno sia ripreso. Facciamo quindi una rassegna delle cose oggetto del programma e vediamo
come è andata. Intanto c’è da dire che, dopo un po’ di falsi annunci di partenze
sempre prossime e imminenti, arrivò la doccia fredda che i soldi erano spariti.
Parliamo, ben si intende, di quei 5 milioni che la Regione prima mise e poi se li riprese; morale la Palazzola
salta e un pezzo di programma va subito già a fondo ancora prima di partire. Canio non ha colpe, lui subisce giusto il colpo,
ma reagisce ? Questo è il tema e questo anche un po’ il nostro problema. Che fa
per rivendicare il buon diritto che la cittadella vanta per quei soldi ? Si sbatte
? Cerca udienza ? Fa anticamera? Cerca sostegni
? Scive e riscrive, protesta, rilascia interviste, polemizza, va in TV, batte i pugni sui tavoli, si incatena, fa lo sciopero della sete, porta ordini del giorno
in Consiglio ? Quel che fa non lo si sa e comunque non lo si vede, ma si sa che di quei soldi, come si dice, non
c’è l’ombra. Gabbiola è il pezzo forte, tanto era forte che Canio si inventò le
grandi opere come settore riservato alla, esclusiva, competenza del premier. Già
erano passati, invano, i primi 5 anni di mandato e tutto lasciava pensare che
non altrettanto invano sarebbero passati gli altri 5. Lo ricordiamo, per
testimonianza diretta, affermare e assicurare che “comunque la Gabbiola la
facciamo “. Era circa la primavera, avanzata, del 2011, adesso è passato anche l’estate
del 2012 e dire che nessuno ci crede più è poco, ma sicuro. Ecco che, così, un
obiettivo condiviso da tutti, bipartisan insomma, viene progressivamente
accantonato e, prudentemente, rinviato
sine die. Quali siano i motivi di questo ripensamento, anzi di questo tradimento,
a noi mortali non è dato sapere, certo è che la storia dei “portali” dove parcheggiare le auto e gli autobus, gli
deve aver preso tanto bene la testa da fargli dimenticare, in fretta, la Gabbiola. Troppo
bene aggiungiamo, anche perché il nuovo obiettivo,
con tanto di trenino su rotaie, si sposta così in là nel futuro, cioè nel mai, che Canio si toglie così ogni problema a realizzarlo. A noi e a tutti rimane, invece, il problema di dove trovare un
posto auto quando per disavventura pensiamo di usarla; rimane la vista di quel
pezzo di archeologia ferroviaria in completo disfacimento e sempre la vista dei
posti in prima fila sul lungo lago occupati da auto, insomma, una vera città
turistica di prim’ordine, da proporsi come modello. Continua
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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