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lunedì 15 maggio 2017

DEGRADO

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Si archivia dunque sta due giorni che ha visto al centro la "nostra" Palazzola, con tanto di foto di degrado, di piani di recupero illusori e di convegno sul tema a noi pur caro. Sarà servito a niente, sarà servito a poco noi questo non sappiamo, ma certo che il letargo che oggi regna è ora e passa l'ora che si svegli. La solfa che i soldi non ci stanno la sappiamo, ma compito dei "saggi" che stanno ora al governo nel nostro Palazzotto e in quello Regionale è proprio di cercarli e di trovarli. Se per colpa, lentezza o distrazione od altra qualche causa, i soldi che pur c'erano son ora ormai scomparsi, è loro che debbano svegliarsi e andarli a ritrovare; son loro che li hanno persi, son loro che tocca ritrovarli, questo è certo, non vale cercare le scusanti, non ci sono. Su questo ha pur anche promesso il nostro Borgomastro dicendosi sicuro di non deluder mai. Comunque non tocca che aspettare e poi vedere. Intanto, dal fronte del disastro, la lunga sequenza del degrado che sfila davanti al milione di persone che ogni anno gli passano li avanti, arriva la notizia che la Siav ci sembra che abbia battuto un nuovo colpo. Ritira il progetto del mostro a cinque stelle che ancora sta in Regione; rinuncia, almeno pare, a farsi bocciare sto progetto, con grande sollievo di tutti i funzionari regionali che vengono sgravati dal fare questo sgarbo. Si inizia dunque ancora un nuovo capitolo della saga, la lunga soap opera che anima la vita della Perla da ormai quasi due lustri. La nuova puntata, da quanto ora sappiamo, avrà come scena un tavolo rotondo. Intorno a sto tavolo imbandito siederanno un po' tutti i soggetti che sono interessati a quel progetto, con l'intento di uscire dallo stallo e dando la misura di quanto si può fare e quanto non si può. A sto tavolo imbandito ci sarà pure un convitato che manco è l'invitato. E' Canio, sì, sì. Si teme che lo soglia di quello che sarà possibile pur fare vada a finir sotto la misura di quella che fu l'asta dei cubi inventata dall'Alcade . Ma se questo sarà il caso non credo che la Siav si farà tanto di scrupolo a chiedere e volere che la somma di €. 420.770,00 già versata, le venga rimborsata.

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