20 20 si fa viva un'altra volta e invia questa lettera a Fiera Milano Congressi. E' un primo sondaggio, nulla di più, un cercare di muovere le acque stagnanti, un indicare una possibile via di uscita da uno stallo che non fa bene a nessuno, neppure alla stessa Fiera Milano Congressi. Di più, si cerca di dar forma ad un progetto nuovo di turismo invernale inedito e accattivante. Riusciranno i nostri eroi in questa impresa impossibile ? A questa domanda non esiste ancora risposta, ma il primo nemico da battere è lo scetticismo e la rassegnazione. Il resto viene dopo.
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Stresa, 6 maggio 2017
Oggetto: concessione di gestione del Centro Congressi Stresa. Manifestazione d’interesse per eventi espositivi. Nuova stagione turistica: Stresa d'inverno.
L'Associazione culturale che presiedo ha individuato tra i propri obiettivi quello di promuovere un nuovo e alternativo modello di turismo locale che veda al proprio centro il periodo stagionale compreso tra i mesi di novembre e febbraio.
Un periodo dell'anno solitamente ritenuto "morto" per il turismo e che invece potrebbe costituire un'alternativa, per certi aspetti accattivante, all'offerta turistica tradizionale, capace di generare numeri importanti o comunque interessanti rispetto all'usuale e - a nostro avviso superata e rassegnata - narrazione che vuole la stagione invernale turisticamente perdente.
Un turismo, concentrato nelle festività e nei fine settimana, che dovrebbe essere attivato da un'offerta culturale che vedrebbe i suoi punti di forza e di attrazione nell’apertura al pubblico dei giardini delle Isole in veste invernata e nella organizzazione di un unico evento - o più eventi - capaci di coprire l'intero periodo stagionale, dedicati a ospitare grandi mostre d'arte di assicurato richiamo.
L'organizzazione, intorno a questi eventi, di un sistema di servizi quali: l’ospitalità in bed and breakfast, in strutture alberghiere minori, in appartamenti privati (oggi circa 200 sul mercato cittadino); la garanzia di apertura di pubblici esercizi di bar e ristorazione nella città e sulle isole; un potenziato servizio pubblico di linea lacuale e crocieristico verso le isole stesse e non solo, nonché l'offerta di alcune serate dedicate a spettacoli teatrali o musicali, tutto ciò costituirebbe un mix che, supportato da un'adeguata campagna promozionale, darebbe luogo a un'offerta turistica alternativa capace di richiamare, nelle circa 40 giornate che coprono il periodo dei quattro mesi in questione, un numero di visitatori tale da assicurare un ritorno economico interessante e che comunque potrebbe garantire la sostenibilità del progetto. La proposta di porre uno o più grandi eventi espostivi al centro del progetto viene mediata dai tanti esempi che città d’arte, ma non solo, offrono proprio in periodi di bassa stagionalità turistica e i numeri che si riscontrano vanno dall’ ordine di diverse decine di migliaia ad alcune centinaia di migliaia di visitatori per singolo evento.
Sotto questo profilo non sembra dunque che la proposta possa presentare elementi di azzardo o di rischio; al contrario vi è un mercato ormai consolidato costituito dal pubblico di simili ricorrenti eventi.
La possibilità di unire manifestazioni di questo tipo con l’offerta di un breve soggiorno in una cornice ambientale stagionalmente insolita, ma proprio per ciò accattivante e alternativa rispetto al modello usuale e forse abusato, i sempre più ricorrenti lunghi periodi invernali di clima mite e secco, la capacità di essere comunque attrattivi rispetto al mercato turistico dei paesi del Nord Europa, fortemente penalizzati dalla loro climatologia ma velocemente connessi a quelli del Sud, sono tutte opportunità che l’Associazione ha valutato, concludendo circa l’interesse che dovrebbe suscitare una proposta di tale contenuto.
Codesta Società è concessionaria del Centro congressi di Stresa.
E' noto che la tradizionale attività congressuale ha conosciuto in questi ultimi anni una fortissima contrazione, vuoi per la concorrenza interna sviluppata dall’offerta alberghiera integrata locale, vuoi per effetto della crisi economica e industriale.
In questo quadro il contenitore del Palacongressi ha progressivamente perso la sua funzione di motore turistico della città; i forti investimenti pubblici che sono stati fatti negli scorsi anni hanno, purtroppo, poi coinciso con l’inizio di una crisi mai risolta, sicché oggi la struttura costituisce una diseconomia nell’ambito delle infrastrutture cittadine.
La presente contiene perciò una proposta per il rilancio del Palacongressi quale contenitore di eventi espositivi nell’ambito di un più esteso modello di nuovo turismo culturale entro un’offerta stagionale alternativa.
Si desidera pertanto sondare l’interesse di codesta Società a poter essere parte, diretta o indiretta, in un progetto come quello fin qui sommariamente descritto.
Se ne venissero colti l’interesse e l’opportunità, dovrebbe probabilmente seguire una rinegoziazione dei rapporti contrattuali in atto con la proprietà, il Comune di Stresa, ma non pensiamo che ciò possa costituire un problema. D’altra parte, nelle attuali condizioni di mercato, l’onere concessorio annualmente versato ci sembra costituisca un debito senza adeguati ritorni a favore del concessionario e crediamo che la ricerca di una soluzione sia un tentativo doveroso da perseguire.
Confidando in un'attenta Vostra valutazione della presente, attendo di conoscere una Vostra risposta in merito al progetto testé descritto e alla disponibilità di un incontro per fissare delle azioni concrete.
Cordiali saluti.
Il Presidente dell’Associazione Stresa 20 20
Ing. Alberto Vallanzasca
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