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mercoledì 22 maggio 2013

MOTIVO AGGIUNTO



 
 
 
CITTA’ DI STRESA


 Stresa, 22 maggio 2013
Ai Signori Consiglieri Comunali
LORO SEDI
Oggetto: Voce aggiunta Ordine del Giorno del Consiglio Comunale del giorno 27 maggio 2013.
 
IL VICESINDACO
Visti l’art. 50 del D.Lgs. 18.8.2000, n.267;

Visto l’articolo 13 dello Statuto Comunale;

Vista la lettera di dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale della signora Roberta Luini, pervenute in data odierna prot. n. 6967;

DISPONE
 
di integrare l’Ordine del Giorno del CONSIGLIO COMUNALE del giorno

Lunedì 27 Maggio 2013 ore 21.00.=

presso il Palazzo dei Congressi, Sala Consiglio Comunale
 
con la seguente

V O C E A G G I U N T A
7.- Surroga della Consigliera dimissionaria signora Roberta Luini.

 
F.to Bottini

SERATA DI INTERPELLI



 



CITTA’ DI STRESA

 
 
Stresa, 21 maggio 2013

 
 
Oggetto: Aggiornamento seduta del Consiglio Comunale del 15 maggio 2013.

IL SINDACO

  
 
Vista la convocazione del Consiglio Comunale prot. n. 6307 del 15.05.2013;

Dato atto che in corso di seduta non sono stati esauriti l’ esame e la discussione degli argomenti iscritti all’ Ordine del Giorno;

Ricordato che nel corso di tale seduta, il Consiglio Comunale stesso aveva disposto di autoconvocarsi per il giorno 27 maggio c.a. alle ore 21.00.= per la trattazione dei rimanenti argomenti iscritti dell’ Ordine del Giorno, notificando tale decisione ai Consiglieri assenti;

 
 
 
DISPONE
 
 
di convocare il CONSIGLIO COMUNALE per il giorno
 
 
 
 
Lunedì 27 maggio 2013, alle ore 21.00

presso Palazzo dei Congressi, Sala Consiglio Comunale
 
 
 
Per deliberare in relazione agli argomenti già iscritti all’ordine del giorno  e non esaminati nel corso della seduta consiliare del 15 di maggio
 
 
 1. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza in relazione all’esecuzione della convenzione Comune di Stresa/Hotel Villa Aminta (prot. n. 5053 del 10.04.2013).
2. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza in relazione alla mancata esecuzione di opere di adeguamento funzionale moli, attracchi e mezzi di salvamento Isole (prot. n. 5090 del 11.04.2013).
 
3. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza in relazione allo stato di accertamento e riscossione dei canoni del demanio lacuale.
4. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza in relazione all’approvazione di variante di PRGC per adeguamento al PAI. Richiesta di inserimento in O.D.G. consiliare.
5. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza in relazione allo stato manutentivo del Cimitero di Carciano.
6. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza in relazione alle funzioni svolte dal Corpo di Polizia.
7. Poi, forse, ci sarà anche dell'altro.

IL VICESINDACO

(f.to. Giuseppe Bottini). 


 
 



martedì 21 maggio 2013

POLIZIA ALL'APPELLO


 
Mentre la Polizia Locale sfodera i suoi dati dell’anno che è quello, ormai, passato, l’ultimo interpello che sta in lista d’attesa per il  27 di lunedì ultimo del mese, ore 21, riguarda, a farlo apposta, lo stesso corpo della Polizia detta Locale, quella più prossima alla gente, ma anche più prossima al governo. Il Corpo, dopo essere andato anche un po’ anche in crisi per via di uscite e entrate dal servizio, sembrerebbe ora e di nuovo, rimpolpato con tutti i graduati e la sua truppa schierati a ranghi interi. L’interpello gli fa però l’esame un poco inverso, non tanto di numeri e di cifre si parla in quella sede, quanto piuttosto di funzioni; qual è che è, insomma, la missione che è data al corpo da inseguire o meglio perseguire? Questo perché ci pare che questo Corpo abbia preso, un poco, o forse troppo,  una forma singolare e anche se a dirla con una formula abusata e che a noi non piace, si sia burocratizzato un po’ di troppo. Per dirla poi con le parole stesse che usa l’interpello : “ L’Ente ha, nel recente passato, individuato una scelta di ordine organizzativo che ha visto attribuire al Servizio di polizia locale, una serie di compiti di ordine, essenzialmente, amministrativo burocratico, incentrando nell’ambito di quel Servizio le funzioni di sportello unico per le attività produttive ( SUAP)”. Allora, sempre l’interpello chiede e domanda se : “ il modello organizzativo pensato ed attuato sia coerente con il quadro normativo, se non lo è, quale sia, invece, il modello organizzativo che andrebbe pensato e se lo è, o meglio se lo può essere, quali sono comunque i risultati, sin qui, conseguiti in  termini di efficienza, efficacia ed economicità del servizio così organizzato”. Poi l’interpello sostiene tesi secondo cui l’attività  prevalente di quel Corpo, la cui consistenza peraltro non può considerarsi esigua, ma è  pari al 60% in più dei livelli minimi indicati nella legge regionale, dovrebbe concentrarsi in  attività un po’ diverse. A questo punto sembra che la filosofia del Corpo prenda due strade e che l’interpello ne indichi giusto una delle due, certo diversa da quella che, ora, sembra intrapresa e qui fa qualche esempio, sostenendo che: “una serie di attività che hanno sul territorio il loro ambito di azione dovrebbero, di più e meglio, essere sottoposte ad un loro controllo  da parte di strutture deputate ed organizzate a questo scopo…….. perché, è  interesse comune e diffuso di una comunità ben organizzata  chiedere, innanzitutto e per esempio, che vi sia equità fiscale locale, che il principio di uguaglianza tra soggetti sia operativo anche nello svolgimento delle attività economiche locali, che il rispetto del territorio, bene comune, sia preteso da tutti, facendolo rispettare a tutti, che la sicurezza della circolazione sia garantita con una maggior presenza di personale e di strumenti, che l’accoglienza turistica non si traduca in sfruttamento turistico, che i beni pubblici siano costantemente controllati e non diventino insidie per i loro utenti e ……..”. L’interpello si chiude con tante domande ed un appello : “ L’attività del Corpo sia  anche risorsa e non  solo spesa, ma essere risorsa vuol dire anche dover innovare in termini organizzativi, di formazione, di identità, di motivazione e di sua guida”. Vedremo allora quale sarà la risposta che il Palazzo fornirà.

lunedì 20 maggio 2013

ASPETTANDO IL RITORNO





Le nuove carte sono calate, la richiesta di nuova Assemblea è sottoscritta da 1/5 dei Consiglieri eletti e messa agli atti, così che quando Canio torna dal riposo troverà che tutto quanto è pronto e messo a punto. Nulla è stato tralasciato, nulla viene lasciato al caso; si è ripresa la proposta che venne in aula, provvisoriamente, ritirata, si son visti i pareri e le opinioni che Canio ha raccattato, si sono aggiunti motivi nuovi e recuperati un po’ anche dei vecchi.    Tre son quindi gli assi su cui questa proposta di cassare la “ Zanetta” ora si muove e va verso la meta: primo, c’è da contro dedurre sulla questione del vincolo dell’anno 24 e dove cade. Ora siam forti della conoscenza di quei pareri e delle opinioni che sono state rese a pro di Canio. Ora c’è più facile per noi dire la nostra e confutare. Poi c’è il motivo nuovo ed anche inedito che già sventolammo nell’aula del Consiglio. Questo documento che abbiamo preso dall’archivio del Mediocredito Italiano e che prova, anzi che giura, che la motivazione addotta e scritta per fare la variante, ed anche il suo stralcio, non  esiste. Terzo motivo aggiunto è sto Decreto di vincolo indiretto, credo lo postammo un po’ di tempo orsono, ma  quel che ci colpisce è che, per volontà  di legge, esso prevale e che la variante ha ad adeguarsi, non fare, esattamente, il suo rovescio, come avviene.  I tre motivi addotti son tutti più che validi per togliere di mezzo la “ Zanetta”. Il primo però lo contrasta la Papotti  che, a nostra volta, noi la contrastiamo davanti al Ministero; il secondo va bene, va più che bene per dire che lo stralcio è immotivato, mette la credibilità di Canio a dura prova, anzi l’azzera, ma è il terzo sul quale lo scontro in aula sarà teso. Su questo, dei tre motivi, ce la giochiamo tutta o forse quasi. Se passa sta “ Zanetta “ anche vigente  questo Decreto che, invece, fissa le regole del fare e del non fare dentro quell’area, la strada è aperta e la porta è spalancata alla variante intera: quella Alberghiera. Questa è la vera posta in gioco, non solo dunque la “Zanetta” , ma l’intera. Questa è la posta in gioco per togliere dalle mani da Di Canio la volontà di fare a Stresa quello che si fa negli Enti che stanno da Quindici a scender verso il sud. Quanto alla speranza che un voto sia bloccante, non lo pensiamo neanche per un sogno; che votino pure contro la proposta e che si carichino la responsabilità piena ed evidente delle loro gesta scellerate. Un giudice a Berlino, prima o poi, noi lo troviamo.    

venerdì 17 maggio 2013

INTANTO PIOVE





Intanto piove, ancora un po’ di giorni e siamo a giugno e sembra fine ottobre, l’acqua che cade giù dal cielo riempie la vasca per il bagno, quella che sale su dal lago lambisce sempre sta vasca per il bagno, tutto è peggio di prima come se ci fosse in atto anche un  saccheggio. Vedremo se poi il sole che, prima o poi dovrà fare ritorno, restituirà alla gente questo luogo che ora è, quasi, una landa abbandonata . Canio, per vero, disse o almeno così ci parve di capire che, con l’esito di gara di gestione, era previsto coprire anche la vasca. Ci ricordiamo bene perché usò un termine curioso, dicendo che la copertura sarebbe stata a cannocchiale. Orbene, bisogna dirla tutta come è vera: nell’esito di gara del cannocchiale che copre quella vasca non c’è traccia. Ci sta la copertura del terrazzo sopra il tetto per farci un sala per lo sport con roba strana, ci sta qualcosa sulla riva e sulla spiaggia, ci sta lo spazio per metter dieci camper e toglier quarant’ auto, c’è tanto di arredi e attrezzature, il tutto fa la somma da investirvi di euro 1.024.152,50. Così sta scritto, almeno, nel documento che è poi l’offerta tecnica/economica che la sport service  s.a.s ha pur prodotto in gara ed ora è il contratto che regola le parti. Un bell’investimento dunque, previsto con mutuo del credito sportivo garantito dal Comune, ma di sta copertura a cannocchiale, ci dispiace, non c’è traccia. Eccesso d’acqua dunque che rischia di compromettere un po’ tutto ed in assenza nel presente e, ormai, anche nel futuro di questo ombrello a cannocchiale, per ora nella vasca ci va a nuoto, soltanto, qualche papera smarrita e divertita. Grandi scongiuri dunque perché anche in questo caso non succeda poi qualche imprevisto/ imprevedibile; purtroppo questa pioggia non è poi così tanto l’imprevista, ma è la norma nel posto dell’Italia più piovoso e fare una vasca senza ombrello è stato giocare anche d' l’azzardo.

giovedì 16 maggio 2013

LA CARTA NASCOSTA


 
Ore 16, passa il primo quarto d’ora e poi comincia, tredici presenti, gli altri sono assenti. Canio entra subito dentro il tema e ci fa una romanzina, dicendo che aspetta ancora da quella minoranza la mappa originale del vincolo dell’anno 24. Tranquillo, stai tranquillo caro Canio è la risposta, vedrai più avanti un’altra carta a te non nota; “è la sorpresa di sta sera”. Così Canio da il via a quel lungo esame in aula  delle osservazioni alla ” Zanetta” , è un obbligo di legge, nessuno può sottrarsi, si prenderà tre ore, non è molto, e subito c’è un diverbio sul numero delle chiamate al voto che maggioranza ha predisposto. Insomma, le osservazioni sono tante e son diverse, a ognuna va il suo esame ed il suo voto e invece….., invece nonostante le intese assunte, la situazione è articolata e variegata; un po’ le han messe insieme, un po’ le hanno divise, insomma un gran pasticcio che, appena, si arriva al primo voto, salta fuori perché non si può far distinzioni e quindi i voti saranno poi tutti per si o tutti solo per i no. Niente da fare, Canio comanda ed il Consiglio così sempre obbedisce. Si inizia, allora, la lunga maratona, Canio le legge, poi contro deduce secondo il testo predisposto, poi da la parola e poi si arriva al voto. Anche minoranza segue un testo, ci stanno cose serie insieme alle battute, e quando arriva l’esame di osservazioni firmate dalla SIAV, guardate un po’ come va il mondo, un poco le difende. Sarà stato noioso io non lo so, per me ier sera è stato anche faticoso, so però che era doveroso prender quel tempo ed occuparlo al meglio perché fuori di lì altre occasioni Canio non riserva. Comunque si va avanti  con questa serie di mani alzate ed abbassate, ma quando l’esame inizia di quel pacchetto che è di minoranza, l’atmosfera un po' si scalda. Già, poco prima, Piervalle aveva messo il dito nella piaga e, rivolgendosi ai consiglieri senza volto, li aveva un po’ ammoniti, assicurando loro che se non cambiano opinione, prima o poi, un giudice a Berlino lo si trova. Comunque si va avanti e si avvicina il momento più clou della serata. Vecchi estrae dal mazzo un documento, esso è la conclusione di una ricerca durata qualche mese, viene dal Medio Credito Italiano, sede di Roma, è una dichiarazione, pure anche giurata, di un architetto di Acqui Terme che, nell’anno 2006 ci dice che il progetto finanziato a SIAV srl  è conforme allo strumento urbano vigente a quella data  e che di circa 10.600 mq. è la consistenza dello stesso, cioè aggiungiamo noi, fan circa 31.000 metri cubi.  Cosa significa allor questo ?  Questo significa che il dire, il chiedere e ottenere una variante, pure stralcio, per altri 10.600 metri cubi, non è vero niente che serve perché altrimenti la SIAV perde quei soldi. I soldi li hanno avuti per fare, entro il 2010, un’opera più piccola, non l’hanno fatta, poi hanno avuto proroga per farla sino al 07/2014, ma insistono e vogliono per farla la variante. Quindi la verità è che la motivazione che è stata presentata per ottenere lo stralcio di variante non è vera, la relazione tra finanziamento ( 5 milioni in euro) e la variante non esiste e Canio prenda atto e stia ora molto e molto  attento perché il giudice a Berlino si avvicina.   A questo punto l’ Alcade va in ebollizione e inizia una schermaglia, inutile, tra lui e il Capo Gruppo Vecchi che gli va, purtroppo, troppo dietro. Anche  Piervalle si stufa allora e invoca mozione d’ordine, mozione d’ordine vostro onore. Quando tornano al silenzio si passa allora alla mozione che chiede che il Presidente stia un poco più composto e non fomenti risse dentro l’aula , ma le plachi. C’è allora un mezzo pentimento un po’ di tutti e la mozione si vota quasi unanime, ma manca il voto di Matteo detto Diverio. Ci sono ancora tante e tante cose dette e interessanti, ma le tralascio, purtroppo Canio fa venire in aula i tecnici estensori, ma non permette sia fatta loro neppure un domanda, così tanti perché rimangono sospesi e si perdono, magari, anche occasioni. Si chiude così il capitolo all’ordine del giorno con l’annuncio dato a Canio che da domani si troverà sul tavolo la nuova proposta che cassa la “ Zanetta”, così vedrà di soddisfare appieno le sue richieste di ottenere le carte che dice che si aspetta. Saranno ancora dunque, per te, carte molto amare, caro Canio. Il 27 sera, ore 21, si torna in aula e si finisce.

martedì 14 maggio 2013

SEDUTA LUNGA


 
Allora domani si va in aula un po’ di corsa e ad ora insolita; oggi le parti si son viste e sentite, maggioranza vuol che si dia il via libera a    quel regolamento     sull’energia nell’edilizia. Non lo ha neppure  letto, ma ha molta fretta per rispettar qualche scadenza ed allora non vuol, neppure, che noi ne diamo anche soltanto una veloce letta.  Inutile la replica che l’ultima volta per un ora e venti primi abbiam subito la lettura di quel documento sul conto ormai già chiuso e che finiva tutto lì, mentre sto regolamento inizia giusto qui. Ma la risposta è stata che non  c’è più il tempo e che ci torneremo semmai un’altra volta ancora e chiusa lì.  Comunque, per quanto si capisce, saranno le, circa,  trenta osservazioni intorno alla “Zanetta” ad occupar lo spazio il pomeriggio/ sera di domani e lì si vedrà da come va col tempo, come e se poi finisce o non finisce tutto il resto. Trenta osservazioni , fan, o meglio dovrebbero, anche far  trenta controdeduzioni, in realtà ne fanno meno perché qualcuna se  la sono un po’ dimenticata e qualcun'altra se la sono un po’ sommata e se ad ognuna spetta illustrala, poi presentare il testo con cui amministrazione contro deduce e poi dieci minuti per ciascuno, fate voi i conti, ci stiamo un paio di giorni. Nella realtà non andrà proprio così , ma molto più spedito ed anche veloce. Maggioranza meno sta sopra sto tema e più è contenta, minoranza ha tutto un po’ anche già scritto e poi ha anche fretta. Non vuole perder tempo con votazioni dove i giochi stanno tutti e sempre fatti, mentre gli sta a cuore depositare, il giorno dopo, quella proposta consiliare per cassare poi tutto insieme sta “ Zanetta”. Così insomma le cose stanno dette tra le parti sta mattina e, forse,  questa volta il consiglio finirà esaurendo gli argomenti che trascina ormai da tante settimane e un po' di mesi.

lunedì 13 maggio 2013

TELAMONI NEL TERRORE


 

Nulla di ufficiale, solo indiscrezioni, ma a quel che pare, anche la “Sorprendente”  sembra si sia accorta che quei telamoni che presidiano il portone, sono cresciuti un po’ troppo in corso d’opera e che,  forse magari,  debbono subire una qualche riduzione. Decapitati dalla testa,  mutilati di un braccio o di un avanbraccio, azzoppati di una gamba o pure  mutilati  anche d’entrambe, è ancora presto per sapere quale sarà la sorte che gli spetta o se, invece, avanzeranno domanda di grazia e l’otterranno. Ipotesi quest'ultima affatto peregrina; quella di ottenerla, non certo  quella di firmarla, visti i precedenti che paiono, per così dire, caratterizzare la gestione allegra di quel vincolo severo cui la “ Sorprendente” spetta e che, invece, pare si diletta. Sotto un po’ pressione da quelle ( due )  richieste di dare spiegazioni, urgenti, alla” Zanetta “ che il Ministero aspetta, messa poi sotto pressione dalle contestazioni sul portone e dalle indicazioni di telamoni un po’ troppo assai cresciuti, la “Sorprentente”, gira e si rigira nel mestiere, trovando spiegazioni, cercando poi giustificazioni, insomma, si difende come può.  Qualcosa comunque deve dare, concedere qualcosa  a chi l’accusa e allora se la prende con qual pezzo di portone in eccesso sul dovuto. Detto sin qui, noi l’aspettiamo al varco; quel varco è molto stretto, deve stilare attenta e molto attenta, una risposta al vertice centrale ministeriale. Sin qui le settimane passano e la risposta, urgente, attende. Buon segno per noi o miglior segno sol per Lei ? Non lo sappiamo, per ora registriamo che se l’urgenza c’era, ora c’è un ritardo, ancora un po’ di giorni sarà meglio toccarla anche nel tempo. Intanto anche i telamoni aspettano il giudizio e qui, quella che incombe è la legge del taglione, noi suggeriamo un compromesso: salvargli  gambe e braccia, ma tagliargli entrambi gli attributi.         

sabato 11 maggio 2013

UN SILURO IN ARRIVO


 
Quindi mercoledì che viene si va in aula ad ora decima romana e l’ordine è corposo, spicca al primo posto “la Zanetta “ e sono giusto trenta le osservazioni che vanno presentate, contro dedotte, replicate e poi votate. Se le cose si fan bene arriverà l’ora non solo del tè, ma anche  della cena; se si faranno male, come già  sperimentammo un’altra volta, se insomma si faranno soltanto perché sono da farsi, allora sarà meglio uscir dall’aula e andare a spasso. Comunque il Professor ha colto questo messaggio e, martedì che viene, ci si vedrà con Canio e tutti i Gruppi per negoziar sul metodo, sui tempi e sulle modalità di discussione. Quindi, lo ripetiamo, comunque mercoledì si va dentro nell’aula a vivisezionar ancora sta “ Zanetta” , ma non sarà l’ultima volta perché la procedura ha ancora da fare  poi un altro passo  dentro l’aula, ma quell che Canio ancor non sa, il giorno poi subito seguente si vedrà ritornar sul tavolo quella proposta che già noi presentammo, che, in parte, discutemmo e che poi, per un dovuto approfondimento, ritirammo, o meglio sospendemmo. Ora,  messa a punto, revisionata, ammodernata ed integrata, puntualizzata e precisata, essa è, di nuovo, pronta per ritornare in aula a tentar di silurare “la Zanetta” prima che approdi in aula l’ultima volta al voto del Consiglio. In parte contiene anche sorprese, in parte contro deduce ai tanti pareri, in giro, raccattati per difenderla; si è lavorato insomma sul testo e sulle carte, si son fatte, persino, indagini bancarie, ma in questo momento non mostreremo i risultati; comunque è un bel siluro, assai pesante, di norma si usava ad affondar le corazzate, giovedì che viene scende in acqua e lo si avvia sull’obiettivo.  Lo centri o non lo centri, lo centri e non lo affonda, importa poco, importa che l’equipaggio del comandante Canio sappia che è in arrivo e che quando arriverà l’ordine del voto, se vota contro, forse la nave sarà  salva, ma l' equipaggio affonda.

venerdì 10 maggio 2013

CONSIGLIO PER "ZANETTA"






CITTA’ DI STRESA
 
 
Oggetto: Convocazione straordinaria del Consiglio Comunale.
IL SINDACO
 
DISPONE
 
di convocare il CONSIGLIO COMUNALE





In sessione straordinaria – seduta di I° convocazione per il giorno
 
Mercoledì 15 maggio 2013, alle ore 16.00

presso Palazzo dei Congressi, Sala Consiglio Comunale
 
Per deliberare il seguente


ORDINE DEL GIORNO
1. Variante strutturale stralcio urbanistica P.R.G.C. Città di Stresa – Adozione progetto preliminare. Esame osservazioni. Esame ed approvazione controdeduzioni.
2. Tributo Comunale sui Rifiuti e sui Servizi (T.A.R.E.S.) Approvazione convenzione con il C.O.U.B. Consorzio Obbligatorio Unico di Bacino per l’ attività di accertamento e riscossione – anno 2013.
3. Piano d’ azione per l’ energia sostenibile P.A.E.S. approvato con D.C.C. n. 98 del 30.11.2012 – Integrazione. Approvazione allegato energetico ambientale al vigente Regolamento Edilizio Comunale.
4. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza in relazione all’esecuzione della convenzione Comune di Stresa/Hotel Villa Aminta (prot. n. 5053 del 10.04.2013).
5. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza in relazione alla mancata esecuzione di opere di adeguamento funzionale moli, attracchi e mezzi di salvamento Isole (prot. n. 5090 del 11.04.2013).
6. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza in relazione allo stato di accertamento e riscossione dei canoni del demanio lacuale. (prot. n. 5258 del 15.04.2013).
 
7. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza in relazione all’approvazione di variante di PRGC per adeguamento al PAI. Richiesta di inserimento in O.D.G. consiliare. (prot. n. 5144 del 12.04.2013).
8. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza in relazione allo stato manutentivo del Cimitero di Carciano. (prot. n. 5307 del 16.04.2013).
9. Gruppo Consiliare Insieme! Interpellanza in relazione alle funzioni svolte dal Corpo di Polizia. (prot. n. 5356 del 17.04.2013).
IL SINDACO.

(avv. Canio Di Milia).

mercoledì 8 maggio 2013

" ZANETTA " TORNA IN AULA


 
Tempo un po’ di giorni e torna in aula la “ Zanetta”. Non sarà l’ultima volta, forse la penultima, magari la terzultima, speriamo noi sia l’ultima. Canio ha messo in campo l’artiglieria campale, posizionato tutti i pezzi, approvvigionato un po’ di munizioni e, adesso,  è pronto per lo scontro. Che sia pronto, però,  è tutto da vedere, le carte le ha già depositate e son le controdeduzioni a un po’ di osservazioni che il pubblico ha inviato a seguito della deliberazione con cui venne “adottata” la variante. Che si sia trattata di adozione forse, a questo  punto, è proprio il caso di pensare, tanta è l’ostinazione e l’affezione cui Canio sembra pervaso dalla cosa, tanto da farsene una ragione personale, ma che più all’ onore, viene a pensare al disonore. Comunque sembra pronto e forte, si fa così per dire, dei pareri che è andato a raccattare, fatti redigere i  testi dai noti progettisti progressisti, affronterà l’aula protetto dalla truppa che per l’occasion vorrà schierata al gran completo per dimostrare potenza, virtù, coraggio e abnegazione. I pezzi, quindi, son  tutti già  disposti e conosciuti; la tecnica consiste, laddove la risposta li imbarazza, di evitare la domanda, far finta di niente, parlare al più dell’altro o, forse, neppur neanche di quello. Già la vediamo dunque la serata, magari l’argomento, anche sta volta, lo tratta da quando suona l’ora mezza a quando risuonano due tocchi, certo non è un interpellanza, ma se la truppa non può fare la nanna, sta volta gli chiede la pazienza: è la “ Zanetta”. Forse anche sta volta non mancherà, poi già sul finale,  l’abbraccio in aula  tra Canio, capitano d’avventura e il gran patron sempre ben posizionato e attento dentro l’ aula.  Cosa succederà davvero, comunque e presto, lo vedremo, noi intanto lavoriamo ad innescar sta bomba termo nucleare che, prima o poi, fa un altro botto. 

martedì 7 maggio 2013

INTERPELLO SENZA APPELLO





La cronaca era ieri, oggi invece c’è l’esame. Dunque il Professore ci risponde; ha un foglio con gli appunti e ce li legge. Cos’è che dice, o meglio cosa legge ? Legge che non è poi vero, o meglio che a lui non sembra vero che il governo di cui è un valente componente non abbia fatto anche il suo possibile, magari  l’impossibile, per portare a casa un po’ di soldi e cita i casi della sala di Canonica, della piscina e sempre, ancora, il porto. A sentir  la sua lezione quello che è stato fatto è già tanto e quanto al resto: “ calma”, ci vuole tanta  calma, occorreva che le cose  fossero, prima, anche  messe a posto e, a tal proposito,  così ci cita la Gabbiola e poi, generalmente, bisogna, aggiunge, sempre metterci una quota, e non è poco.  Insomma, questo è tutto, questa è la risposta e seppur ben consapevoli che c’erano occasioni, così è andata: è soddisfatto ? Canio, da parte sua, interviene per “spiegare”  perché nella risposta data aveva parlato soltanto delle tasse. Ora precisa che dir che  la tassazione è stata bassa è stata una scelta assai precisa per evitar di finanziar con esse le cose di cui la cittadella è assai carente. Virtuosità riconosciuta, prudenza perseguita e saggezza profusa, queste dunque par che siano le linee guida seguite dal governo, cui non vanno, dunque, poste domande imbarazzanti, ma soltanto gran ringraziamenti. Quanto al resto, non insista troppo chi pone le domande, se non vuol subire le pene comminate dall’Alcade: è soddisfatto ?  Sin qui dunque sono  state le risposte su un tema assai cruciale che, si questo da solo, avrebbe meritato di dedicargli un’intera sessione di Consiglio. Quanto ad esser soddisfatto della risposte avute ce ne vuole, comunque fu ricordato al Professore che dir che la Gabbiola non è pronta è come negar, due  volte, il voto da lor contrario dato a quelle proposte che minoranza pose per accelerar quell’obiettivo di programma che poi venne scordato, mentre la sintesi finale di un operato del  governo è solo questa: là dove i soldi pur li hanno ricevuti e mica pochi  ( porto ) manco riuscirono a impiegarli; dove li avevano e mica pochi, a furia di ritardar di usarli li hanno persi ( Palazzola) ; dove ne hanno tanti, ne buttano anche troppi ( spese correnti) e dove  c’era, a costo quasi zero, l’opportunità di averne ed anche tanti,  manco li hanno chiesti. Rimangono intoccati quei 108 mila d’euro che    , ogni anno e quasi tutti, prendono la via dentro le tasche dei tanti e forse troppi rappresentanti di un governo cui gli si ricorda che manca di visione e che, forse, non ha al suo interno neppur condivisione.

lunedì 6 maggio 2013

CONSIGILIO ORMAI A PUNTATE


 
Finito l’intervallo vi postiamo la cronaca veloce di quel Consiglio del 30 mese scorso, come poi sempre, non finito. Inizia un po’ in ritardo, maggioranza scalda i banchi ed assicura così quei numeri senza i quali il conto d’esercizio non si approva. I numeri, per vero,  poi si sprecano e per un ora e venti primi li legge e li rilegge il buon Dottore. Finisce esausto  e,  forse,  soddisfatto, comunque il silenzio lo accompagna dei tanti prodi Consiglieri che reggono sui banchi  sempre svegli. Un obiettivo, peraltro, lo raggiunge, tirare in là nel tempo il gran Consiglio così che non rimanga il tempo utile a finirlo. Cessato lo Iacono intervento, Canio benedice soddisfatto quel bilancio dove le spese, orrore, scendono e le entrate, evviva, ancora un poco, salgono.  La minoranza, questa volta si divide: il gruppo Lega spara sulle spese e il gruppo Insieme sulle entrate. La lista degli sprechi è lunga e vasta e la riassume, un poco, Matteo detto Diverio; pesano quei 108 mila euro per mantenere un anno questi eletti, quei 31 mila, sempre in euro, passati a far chiamate col telefono, quei più che 50 mila a lustrar sempre da cima e poi dal fondo il Palazzotto, quei circa 80 mila, ancora, per le varianti contro legge, quei 22 mila per la posta, quei 79 mila in premi per le polizze e così via. Sul fronte entrante Piervalle porta in aula i dati dell’archivio IMU sulle case. Quando li legge , capisce che stupisce, ma sono dati usciti dal Palazzo non  certo li ha inventati  e, allora, quelle due cifre fanno un po’ riflettere: 5 sole le abitazioni signorili e 99 sono le ville. Qui c’è un obiettivo, qui c’è un tesoro da scoprire e scoperchiare, dice, qui si deve lavorare. Canio è antifiscale, lo sappiamo, ancora pesa quel comizio che, tempo, fa,  tenne in aula contro lo Stato e qui riprende coi soliti argomenti un po’ retrivi, per cui  spetta alla Stato fare da gendarme e non al Sindaco. Son tutte balle, Canio lo sa, ma non si converte, così qualcuno paga il giusto, qualcuno più del giusto, qualcuno meno ed  altri, soltanto, un po' l’ingiusto. Chiude gli interventi il Professore e ci ricorda che, quanto alle spese per la casta, lui era ed è contrario, ma, con evidenza, è sempre stato inascoltato. Si va al voto: minoranza se ne astiene e maggioranza, da sola, se lo approva. L’altro argomento va veloce: è un ordine del giorno che vien dalla Provincia perché un taglio non si abbatta sulle indennità dei frontalieri disoccupati: il voto è unanime.  L’orologio, come  previsto, segna ormai le mezza e 23. Il programma  di Canio procede, dunque, secondo previsione e , a questo punto, ordina ai suoi di sciogliere le righe. E’ un  primo battibecco per questo invito, peraltro, in massa, subito eseguito; Canio non si permetta  di indurre all’evasione, Lui semmai ricordi ai suoi che sono eletti per stare dentro il Consiglio e non fuori dall’aula. Pazienza, si va avanti su quest’unico interpello che la serata, ormai, solo permette e che non vogliono ascoltare. Minoranza sostiene infatti che se nella risposta ad interpello è stato detto d’altro, esso non è evaso , mentre c’è sto buon diritto ad ottenere una risposta pertinente. Ci prova, allora, il Professore  che prende il punto 5 e legge la risposta. La risposta è in stile Professore, Canio ci gira, invece, sempre intorno, minaccia persino, poverino, di mettere mano alle regole e alle norme per tagliare i diritti di chi già è, soltanto, minoranza. Comunque è chiaro che gli brucia dare una risposta perché dovrebbe dire: si, sono fallito. Allora, mentre il sipario della serata ormai si chiude, risuona in aula quell’accusa di quei 108 mila di euro che, senza alcun merito, finiscono ogni anno dentro le tasche di questo governo senza qualità e senza alcuna altezza.

 

 

mercoledì 1 maggio 2013

INTERVALLO


 
Questa volta non ho tempo, vado via,  faccio stop e rinvio anche la cronaca del Consiglio di ieri sera.    Non è andato poi lontano, questo lo anticipo, è successo un po’ il previsto, alla mezza Canio ha chiuso e rinviato tutti, meno uno, gli interpelli. Quando torno ve la scrivo, ora faccio l’intervallo e chiudo sino a lunedì 5 di maggio.