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mercoledì 6 maggio 2015

EMERGENZA ELETTORALE





Ordunque sta sera si va in aula e salvo le sorprese che, in genere, non mancano, Canio dovrebbe finire di dare le risposte che da mesi attendono ormai invano. Ne avrebbe fatto a meno il nostro Canio, lasciando di farlo al successore, così come avrebbe volentieri fatto a meno di portare in aula il conto dell'anno ormai passato, avendo sfondato alla grande, ma alla rovescia quel patto che vincola la spesa. Ma la serata è organizzata ben per altro; arriva in aula infatti l'estremo tentativo di salvare quell'impianto che va dalla riva sino in vetta. Ci mette, il nostro Canio, un altro milione di bei euro, gli toglie, giustamente, quell'obbligo già assurdo del cambio delle funi a fine corsa e senza che si capisca molto, o quasi niente, di come sto milione salti fuori, chiudendo il suo mandato, si appresta a fare sto bel regalo elettorale. Si somma così a euro 1.860.000,00 la cifra complessiva che da qui all'anno 2000 e già 28, la Perla si appresta a tirar fuori per far correre sulle funi le cabine. Il conto è un po' salato, non c'è, dubbio, ma quando ormai si è dentro la campagna si fa ben questo e anche altro. Si è infatti in assenza di bilancio che, essendo in fine di mandato, si è pur dimenticato e questo basterebbe per disporre che altri ci pensasse, ma si è pur dimenticato di notificar questo Consiglio e, a norma di legge e di quant'altro, sarebbe da rinviare ad altra data e quanto all'urgenza che ha invocato per far questa chiamata a fine di mandato, l'urgenza era annunciata da tempo assai remoto e quindi è una gran balla. Siccome manca quindi tutto: i soldi nel bilancio, l'avviso di chiamata, l'urgenza che è inventata, rimane l'emergenza elettorale, e questa è l'unica urgenza più importante.

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