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martedì 26 maggio 2015

L'ULTIMO SEGRETO









Ordunque il segreto ora è svelato. La cifra da Canio segretata è ora pubblicata: 505.106,07 son gli euro che si buttano, di nuovo, dentro il porto. Nel pozzo senza fine ci va ancor questa sommetta. La notizia sta scritta nell'atto della Giunta numero 40, assunta in data diciotto di marzo di quest'anno, ma andata in albo solo ieri. In data 31, stesso mese, si svolse una seduta del Consiglio. In quella circostanza Canio veniva interrogato, ma in punto misura della spesa per il porto che mancava, non volle rispondere per niente. Negò quindi l'accesso alla notizia, negando persino di conoscerne ancora l'entità. Passati che son, ormai, quasi due mesi, si scopre l'amara verità che non sta tanto nell'entità di questa nuova spesa, ma nella conferma di come l'Alcade fosse poco avvezzo a dir la verità. La scadenza elettorale era già in vista; annunciare che la spesa per il porto saliva ancora un altro botto non era una cosa poi tanto popolare; confessare ed annunciare l'ennesimo errore commesso in quel progetto che mai vede la fine, mai e poi mai sarebbe stato gradito al nostro Capo, più che altro impegnato a infarcire di retorica paesana i suoi sermoni che a raccontar al popolo sovrano le amare verità del suo già lungo regno. Ora comunque il dato è pubblicato e alla vigilia di lasciare il seggiolone, Canio impegna questo ultimo tempo che è rimasto a mettere la firma nel mucchio di carte ancor tutte giacenti, lasciando in eredità agli eredi un po' di spese e tanti guai. Non ultima rimane la questione che gira intorno alla piscina; altra vicenda questa sulla quale l'Alcade evitò, con ogni mezzo, di affrontar le domande nel Consesso. Anche in tal caso infatti, la risposta era a lui poco gradita. Confessar che, dopo trascorsi già tre anni, si discuta ancora se, come, dove e quando mettere la firma su un contratto, la dice lunga di come traballava il seggiolone dal quale, ormai, solo gridava.



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