Notizia recente sulla rete è che il contratto di gestione della vasca non si firma perché manca la garanzia fidejussoria, ossia non gliela danno. La notizia così come l'apprendiamo, per vero, non è vera, o meglio non è esatta; la fidejussione di cui si parla sarebbe quella destinata a garantire il, sin'ora, fantomatico investimento milionario, non certo il contratto per la cui firma occorre sì una garanzia, ma è un'altra e se questa ci sia o non ci sia, nessuno di noi mica lo sa. Trapela comunque sta notizia ed è già qualche cosa; trapela dietro la fitta rete del mistero che da tre anni aleggia intorno ad un'opera assai vana e a un contratto che, pur dopo tre anni di gestione "di fatto", zoppicante e traballante, pare manco sia possibile che venga anche siglato. Difetta in trasparenza questa Perla; ai tempi del governo dell'Alcade era la norma, ma ai tempi più recenti del cittadino Borgomastro sarebbe auspicabile attendersi un'informazione più ampia, corretta e democratica. Temiamo che sta cosa rimanga una roba di cui si parla sempre perché non si fa mai; la trasparenza vera è un'altra cosa e così, di reticenza in reticenza, di anno dopo anno passato a pasticciare e poco a combinare qualcosa che sia serio e costruttivo, sta notizia, ancorché un poco deformata, comunque ci dice che la storia della vasca ormai è a una svolta. Non è la svolta da molti anche auspicata; probabile che si chiuda la vicenda con un nulla, ossia con un pieno fallimento di quella che era stata l'opera vantata come quella più invocata, a gran voce, dal popolo elettore; difficile ora trovarne uno di quelli disposto a confermarlo, ma così vanno le cose quando poi non vanno bene; diverso invece per quelli chiamati a governare, sempre gli stessi, cui spetterà, è probabile, versar lacrime e sangue, purtroppo non il loro, per ribaltar l'infausta storia che chiuderà i suoi danni dopo tre anni e tanti migliaia di euro già tutti versati e zero gli incassati.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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martedì 3 novembre 2015
PRE FALLIMENTO
Notizia recente sulla rete è che il contratto di gestione della vasca non si firma perché manca la garanzia fidejussoria, ossia non gliela danno. La notizia così come l'apprendiamo, per vero, non è vera, o meglio non è esatta; la fidejussione di cui si parla sarebbe quella destinata a garantire il, sin'ora, fantomatico investimento milionario, non certo il contratto per la cui firma occorre sì una garanzia, ma è un'altra e se questa ci sia o non ci sia, nessuno di noi mica lo sa. Trapela comunque sta notizia ed è già qualche cosa; trapela dietro la fitta rete del mistero che da tre anni aleggia intorno ad un'opera assai vana e a un contratto che, pur dopo tre anni di gestione "di fatto", zoppicante e traballante, pare manco sia possibile che venga anche siglato. Difetta in trasparenza questa Perla; ai tempi del governo dell'Alcade era la norma, ma ai tempi più recenti del cittadino Borgomastro sarebbe auspicabile attendersi un'informazione più ampia, corretta e democratica. Temiamo che sta cosa rimanga una roba di cui si parla sempre perché non si fa mai; la trasparenza vera è un'altra cosa e così, di reticenza in reticenza, di anno dopo anno passato a pasticciare e poco a combinare qualcosa che sia serio e costruttivo, sta notizia, ancorché un poco deformata, comunque ci dice che la storia della vasca ormai è a una svolta. Non è la svolta da molti anche auspicata; probabile che si chiuda la vicenda con un nulla, ossia con un pieno fallimento di quella che era stata l'opera vantata come quella più invocata, a gran voce, dal popolo elettore; difficile ora trovarne uno di quelli disposto a confermarlo, ma così vanno le cose quando poi non vanno bene; diverso invece per quelli chiamati a governare, sempre gli stessi, cui spetterà, è probabile, versar lacrime e sangue, purtroppo non il loro, per ribaltar l'infausta storia che chiuderà i suoi danni dopo tre anni e tanti migliaia di euro già tutti versati e zero gli incassati.
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