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giovedì 5 novembre 2015

RUMOR









Se ieri la notizia era la vasca, oggi il rumor è l'alberghiera. Di tale opera pubblica, da un tempo ormai lontano sulla scena, le cose sembravano, più o meno, sistemate. Con una vagonata di milioni è noto che i governanti locali e provinciali decisero di fare due opere anziché una, scegliendo altresì secondo un criterio che certo il migliore forse non era. Comunque, alla fine, rassegnati o fors'anche ormai sfiancati, i più si convertirono pensando che sta volta, comunque, era la buona. La gara per quell'opera non è che fu, più di tanto, combattuta; la prima andò belle deserta e alla seconda si presentò soltanto il vincitore. Motivo di tanto ambita gara, quasi deserta, era che parteciparvi significa una spesa mica da poco, ma molte decine di euro di migliaia che, sarebbero stati pagati al solo vincitore, per cui partecipò soltanto, appunto, il vincitore. Non solo però fece un progetto, ma ne fece quasi due, quando a gara ormai conclusa gli dissero di spostare altrove il campo del calcio del pallone. Si aggiunge a questo punto che non tutto il lavoro sarebbe stato pagato con dei soldi, ma una parte, forse tre milioni e circa euro del prezzo dell'appalto veniva pagato col baratto, cioè che gli veniva ceduta l'alberghiera, la vecchia ben s' intende. Succede che il rumore di fondo in questi giorni è che tuttavia l'impresa appaltatrice non starebbe affatto bene di salute. Il primo un po' allarmato, ma preciso che sono soltanto rumori di fondo e nulla più, sarebbe, pensate, il solito G.C.Z. che avrebbe versato un anticipo di circa 400 mila tutti euro a quell'impresa per acquistar, alla fine, da questa l'alberghiera. Sin qui i rumor, quelli di fondo; se poi son veri lo vedremo da qui a non molto; comunque ci scommetto che se le cose andranno male G.C.Z. non è il tipo che ci smena, quanto invece ai soliti governi sprovveduti, non sarà né la prima, né l'unica volta che andrà male.





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