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lunedì 16 maggio 2011

Mani bucate

Domani sera, l’invito è esteso a tutti tanto è veloce e divertente, si va in scena a recitare una puntata della soap opera che durerà il decennio, durante la quale Canio e il Suo Dottore alla finanze illustreranno, davanti agli altri attori, le fatiche consumate nel sesto anno trascorso di mandato. Cosa ci diranno, oltre ai numeri che già tutti conosciamo, noi ancora non sappiamo, ma immaginiamo che ci sentiremo dire  che la questione è tutta nel patto scellerato imposto da Tremonti che impedisce di tener fede alle promesse. Insomma pare proprio successo come dopo la storia delle torri due gemelle che, venute giù, hanno poi occupato il mondo ad affaccendarsi in altri affari, tanto da potersi poi giustificare ogni governo per quello che non riusciva a combinare. Sarà anche vero, sarà anche questa la ragione, ma quel che è sicuro ed anche certo è che, con i conti che Canio ci presenta, questa cittadella e fino a quando non si sa, va soltanto da una parte: nessuna. Spiacenti; questa sarà un’amara verità, ma è la sola verità che vien fuori dai conti che Canio ci presenta. Canio, mani bucate,  insieme al solito Tremonti è il duo dei responsabili di questa triste verità. Ed ecco perchè Canio c’entra in questa storia,  perché mentre Tremonti lanciava i suoi segnali a tagliare di qua e di la, lasciando perdere l’effimero, Canio, con  la scusa del turismo, si lanciava alla conquista del primato della spesa per: feste, spettacoli, convegni, tagliando, nell’anno che è passato, il traguardo, poco invidiabile, dei 552 mila euro, tutti di un fiato e che sommati ai 5 anni precedenti fanno 2 milioni e 805 mila euro, forse un po’ troppi. Insomma tutte le risorse che arrivavano, Canio le spendeva a divertirsi e a farsi, insieme, un po’ di promozione per la tanto desiderata sua personale crescita politica. Qua ci fermiamo, perché il resto lo dobbiamo dire in aula , ma questo è  forse il nodo del problema, come il buon governo non si concilia mai con l’ambizione personale, perchè  il prezzo lo paga la città.

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