Finiti gli interpelli si va avanti sul resto
che è nel sacco. La maggioranza ha poco, la storia della crisi tra Canio e il
suo Vice è già risolta, ci sono gli incarichi da dare all’esterno, uno son
soldi solo un po’ buttati, 3.700,00 euro per fare un anno e mezzo il direttore
responsabile del giornaletto che esce dal Palazzo, così come fatto serve a poco
o quasi niente, gli altri son 15.000,00 per colmare il buco di gestione creato
dopo che chi sappiamo è stato licenziato. C’è poi d’ approvare una proposta per
aderire a un protocollo con l’Ente di gestione delle aree protette della valle
del Ticino e quelle anche del Lago. Canio si distingue e sottoscrive ste robe
che sono forse interessanti, ma, sono parole scritte in protocollo, non nascono
vincoli o norme di carattere urbanistico e giuridico, quindi fa l’ambientalista
mentre prepara lui le norme che invece fan la festa alla galassia
ambientalista. Comunque lo approviamo e poi vediamo. Rimane ora soltanto, anzi
nell’ordine era prima ed approviamo, modifiche ed aggiunte a convenzione, già
da tempo in atto, con il Con Ser Vco.
Servono a sistemare un poco e meglio quell’area di stoccaggio dei rifiuti che
già facemmo oggetto di interpello. I soldi non son pochi e già ci sono, ma i
tempi stanno ormai passando e sono spesi un po’ assai troppo a rilento. Bene e
qui finisce Maggioranza e la roba che aveva nel suo sacco, ora rimane il tempo
per parlar della “ Zanetta”. Vecchi pone, da subito, la solita questione, ossia
se Canio è intenzionato a lasciare ai proponenti il tempo necessario ad
illustrarla o, invece, vuol rispettare dei tempi inadeguati. Canio tenta
dapprima di fare resistenza, poi Piervalle gli dice che forse non è il caso di
governar questo Consiglio come fosse un dittatore, ma di lasciar ai proponenti
lo stesso tempo e spazio che il regolamento assegna quando a proporre sono
quelli del governo. Allora si convince o
meglio cede e così inizia un’ora e mezza buona di una quasi maratona. Tocca a Casaroli fare
la prova del suo primo vero esordio in Assemblea e Lui legge e scandisce le 12
cartelle di cui si compone la proposta
che cassa la “ Zanetta”. Si prende dunque tutto il tempo che ci vuole senza l’assillo
e il fiato in collo che Canio è suo solito anche fare. Finita la prova in
mezzoretta, Canio ci invita a intervenire. Qui occorre chiarire ed illustrare
cos' era successo nel tempo tra quello in cui il Consiglio è stato indetto e la
serata che era in corso. Di uno ne facemmo già l’oggetto di un nostro post dell’altro
giorno. Il Segretario Generale cassava dunque con un parere tecnico e legale,
non certo la “ Zanetta “, ma proprio la proposta di cassare la “ Zanetta” , noi
quindi fedeli a quel che, in questi
casi, ci dice il testo della legge,
consegnammo in mattinata al protocollo le
ulteriori e nuove aggiunte motivazioni per confermare il nostro testo e la volontà
che andasse al voto. Così quando terminata è stata la lettura di proposta, lo
ricordiamo in aula perché quel testo aggiunto vada messo insieme a quello
principale. Nessuna obiezione solleva il Presidente, nessuna obiezione
solleva il Segretario. L’altra novità, datata 20/06, ci arriva in file di posta
tre ore prima dell’inizio del Consiglio. E’ il solito Pafundi, l’Avvocato cui
Canio è ormai abbonato, che su commissione, ha steso un bel parere intorno alla proposta
che cassa la “ Zanetta”. Il parere è lungo e articolato, si vede che è anche
servito al Generale per stender, un mese prima poi ci viene detto, quello suo, comunque
contiene anche affermazioni interessanti. Ne cito una, quella che dice che, a
suo giudizio, i vincoli permangono tutti quanti, proprio quello che sosteniamo noi
e Canio e il Generale proprio no. Poi però Pafundi, probabilmente un po’ distratto
o non bene informato, si perde per la strada
e arriva a conclusioni assai sballate. Finita qui questa parentesi,
riprendiamo la cronaca lasciata. Orbene Piervallle, che per l’occasione aveva risparmiato un po’
le forze, va via per circa primi 15 e secondi 00 e, senza una traccia e senza
un rigo scritto, mette Maggioranza alla berlina, tirando fuori tutto quanto cozza non solo con diritto ed il
giudizio, ma addirittura con logica e ragione. Insomma in sintesi gli dice che,
per causa di ossessione, sono usciti tutti dal melone. Qualcuno poi del
pubblico fa anche un applauso di polemica, comunque così ha detto ed è proprio
soddisfatto. Non manca poi l’invito caldo a maggioranza di votare, tutta in
massa, contro la proposta in Minoranza, così si caricano una colpa che non sarà
facile da togliersi quando da quel giudice a Berlino poi tutto finirà. Vecchi
interviene a conclusione con una sintesi ed un commento della vicenda intera intorno
alla “ Zanetta”, ne esce un Canio senza gloria e senza alcuna lode, uno che accoglie
i desideri della SIAV, mentre la Stresa affonda nei suoi soliti problemi cui
nessuno ne da la soluzione. La previsione in fondo e che questa vicenda sarà poi portata
e forse decisa sui tavoli dei giudici. Rinuncia Galli a fare l’intervento, Canio si alza in piedi, inizia la
prova forse di un sermone. Inizia male, fa riferimenti personali, falsa i fatti
e poi ripete dieci volte di voler sapere chi a noi ha dato le carte in mano del vincolo
del 1924. E’ stato il postino Presidente gli dice Piervalle, non ci crede ? Comunque
finisce che si stufa perché dice che è impedito di continuare nel sermone, poi
ancora un' ultima polemica sulla questione, questa si che è nuova, dei motivi
aggiunti che ci siamo permessi a voler fare e sull’onda di questa questione un
po’ tecnica legale, chiude e ordina il voto: minoranze approvano, gli altri
votano in massa tutti quanti contro.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
Nessun commento:
Posta un commento