Ieri diciannove, mese di giugno, anno 2000 e
già son 13, convocati dall’Alcade, eran seduti intorno a un tavolo i componenti della nota
Conferenza. Tema del giorno è, un'altra volta:“La Zanetta“, ultimo giro: primo atto. La
Papotti, come sempre, è sempre assente, né sappiamo se poi Canio confidasse in veloce
conclusione. Quel che c’è è il Consiglio che è promesso il 26 con all’ordine
del giorno di cassare la “Zanetta” e l’assenza di certezze rende Canio un po’
nervoso. La notizia è che ieri è uscito niente, di pareri e conclusioni non c’è
l’ombra ed a parte la Papotti e la sua assenza, se ne parla, se va bene, un’altra
volta il 25 solo di luglio. Niente ancora del parere che doveva essere chiesto
al Ministero sulla storia di quel vincolo del lontano 924, ma soltanto un esame
minuzioso delle carte, anche le nostre, cui si sono dedicati i Convocati. Più
di un mese ancor d’ attesa, con il caldo non è male, ma la data del Consiglio è
il 26, quello è giugno, brucia quindi al
caro Canio che dovrà chiedere il voto ai suoi scudieri ancora al buio. Non ha
appoggio questa volta; c’è quel passo fatto indietro della nota assai Papotti
sulla storia dei Decreti; c’è sul tavolo quella carta anche giurata che
dimostra strumentale la richiesta di uno stralcio e fasullo anche il motivo
fatto proprio dall’Alcade; c’è il Decreto anche indiretto, con la data più
recente del 2000 e solo 10, che dimostra
la variante è fuori legge. E’ un Consiglio cui l’arringa dell’accusa è belle
pronta, la difesa sembra incerta e traballante; ci vorrebbe un ricovero
d’urgenza un'altra volta per salvare, questa volta, solo Canio. Poi che votino ciò che
vogliono, faccian pure non c’è dramma, più che votano a favore della SIAV dello
Zanetta, più si caricano di infamia e non di gloria. Ecco dunque alla vigilia
come stann giusto le cose. Palla al centro, la partita la giochiamo questa volta
a carte aperte, non sappiamo se a squadre intere, dubitiamo 12 a 5 , forse 10,
forse 9, forse meno contro 5, noi rientriamo per un tempo e poi vediamo.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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