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lunedì 24 giugno 2013

LA PREVISIONE




Comunque sia ora, sempre un po' in ritardo, Canio si è svegliato e ha depositato il suo bilancio per l’anno che per metà è tutto già passato. Ora vediamo un po’ anche i suoi numeri che par siano cresciuti. Intanto l’IMU: questa fa un salto e arriva a un nuovo picco. Chiudeva l’anno che è passato con due milioni e 670 mila, ora lo apre con tre milioni e 880 mila. Rimane infatti nel Palazzo tutta l’IMU e non va più allo Stato, salvo che quella di una soltanto delle categorie a catasto che qui sono gli alberghi. C’entra poi a bilancio quest’anno anche la TARES, ma è una partita quasi di giro, son due milioni e 71 mila euro che si prendono e si versano al gestore dei rifiuti e buona notte. Insomma un po’ van su e un po’ van giù le varie voci dell’entrata, ma quel che importa è che, fatte le somme,  poi le  troviamo con un totale assai gonfiato. Finiva l’anno scorso quel bilancio con un totale entrate che era di euro sei milioni e 329 mila, mentre già a mezzo di quest’anno la previsione si è fatta in euro 9 milioni e 580 mila. Merito dunque dell’IMU, della TARES e qualcos’altro. Non tutto però, per ora, va in spesa, poi vedremo. Comunque  la spesa corrente di bilancio che a fine dell’altr’anno sommava in euro quattro milioni e 963, in apparenza si raddoppia , ma se togliamo  sta TARES che sono due milioni 071 mila d’euro che non c’era ed un fondo, poi spieghiamo, che ora si chiama di solidarietà tra enti e che, per ora, vale un milione 258 mila di euro, ecco che la spesa corrente manco cresce, ma un poco ancora, per ora, almeno  scende perché fa 4 milioni 717 mila di euro e son, in meno rispetto alla chiusura dell’anno che è passato, 246 mila di euro. In investimento non va una gran cifra, ma son quasi tutti soldi propri ed è comunque una sommetta: son un milione e 570 mila euro. La parte grande la da l’imposta di soggiorno per poco più di un mezzo di milione, 370 mila vengono da privati ed enti terzi ed il resto arriva da tutte le altre entrate del bilancio messe insieme ed indistinte. Come si vede a risparmiar un poco  sulle spese rende e poi si che si può, soltanto è che siamo molto in ritardo. Per ora ancora un’ ultima annotazione e che riguarda  quella somma di euro 1.258.000 che prende il nome di fondo di solidarietà tra enti. Insomma lo Stato ha ridato tutta o quasi l’IMU, però ha levato un altro fondo che distribuiva a riequilibrar le situazioni tra i Comuni sbilanciate. Ora i Comuni devono, tra loro, un po’ arrangiarsi a  riequilibrare gli sbilanci. Chi ha di più d’IMU darà a  chi ha di meno, poi vedremo. Per ora il Decreto non c’è ancora e quindi quel milione e 258 mila d’euro sta lì e appunto poi vedremo.

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