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lunedì 1 luglio 2013

FUORI DI TESTA


 
 
 
 Così ci sembra che sia andata, da un po’ di tempo, quasi tutta quanta maggioranza. A furia di premere il tasto che sappiamo, di mettergli il fiato sopra il collo, di stargli appresso e di non dargli tanto spazio, il loro tentativo di difesa è un colabrodo, la ragione si è appannata, la logica ormai si è persa, segni evidenti di un quadro clinico alterato. Passi che poi pure  incassino quei quattro voti di quelli di loro sempre presenti e per di più super fedeli, poco ci importa, son voti disperati e senza un senso che serviranno a noi per chiuderli poi tutti in un sacco. Rimane preoccupante lo stato di salute di Canio e la sua truppa, non dico la salute di governo, che a noi poco ci importa, dico dunque  la salute, quella vera, che inizia dalla testa. Capiamo che Canio ha un deficit di memoria, poi non ne ha molta di sapienza e ora sta, peraltro, assai stressato, ma anche il Professore che pur ha più sapienza e che par non sia stressato ci sembra, quanto meno, assai distratto e quanto al resto della squadra, salvo quei tre che stanno assenti, in mezzo a tutti gli altri vige un silenzio  che induce a pensar ogni male o forse il peggio. Questo è comunque il bollettino  di salute del capo del governo che è assai malfermo e di tutto l’intero suo governo che invece è proprio fermo. Durante l’esame svolto in aula la sera del 28 i sintomi sono apparsi assai gravi ed evidenti. Delegata ogni risposta a documenti stesi da tecnici fedeli, sembra però vi abbiano messo anche loro un poco mano, generando un risultato scardinato e dalla lettura emerge chiaro lo stato  confusionale in cui si trovano. I documenti stesi son dunque ora all’esame di clinici di fama al fine di diagnosticar, senza più errore, qual sia la patologia mentale vera che li ha presi. Altra via non sembra infatti ormai vi sia per diagnosticar sta strana malattia. Il Professore infatti, cui già ai tempi del caso di Palese la memoria stava scarsa, in aula tace e, ironia di questa sorte, motiva il suo silenzio proprio con le ragioni di perdita di logica e ragione. Quanto invece a Canio che sappiamo ben come vada matto a intervenir sui temi in discussione, dopo un inizio da tribuno, ha ceduto il microfono e poi subito ha taciuto. La malattia per la “ Zanetta “ è quindi diventata, per tutti loro, un’ossessione, e più gli aggiungi fogli e carta e più gli aggiungi motivi e osservazioni, più vanno in stato di grande confusione. Naturalmente aggiungo e chiudo, non ne hanno cognizione.

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