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lunedì 19 maggio 2014

ANNIVERSARIO











L'anniversario lo si festeggia il mese prossimo venturo. Il giugno dell'anno passato ormai da soli dieci anni, due mila zero 4, era la data stabilita entro la quale sarebbe terminata la costruzione del porto che non c'è. Stava così scritto sul cartellone del primo dei tre cantieri che avrebbero seguito poi l'un dopo anche l'altro nel, sin'ora, vano tentativo di costruire quell'opera che invece è stata, soltanto, disgraziata. Dieci anni dunque che sta ferma; il tempo esatto, più uno soltanto, da quando ne ereditò la mala sorte il nostro Canio che esordì dicendo e promettendo di metter le cose presto a posto e di cercare gli ignoti autori di questo malaffare. Come sappiamo la storia poi prese altre strade, andò diversa insomma, chiamando, altroché, sempre e solo pantalone a pagar gli errori altrui, mentre il giovane Sovrano presto si adeguò a tutto quanto quell'andazzo. Se nell'occasione ci sarà una festa, se ci sarà un sermone davanti al popolo elettore, se ci sarà una chiama straordinaria del gran Consiglio in uniforme, questo non ci é ancora noto; comunque siamo pronti a battere le mani facendo i complimenti alla gran squadra, composta da maestranze, da tecnici esperti del settore e consulenti, dal Gran Governatore, dal suo Vice, però che allo scopo non venne delegato e da tutta la truppa di governo e del suo sottogoverno. Fervono, comunque è certo, i preparativi per questo anniversario che rimarrà impresso negli annali della Perla e su una lapide di marmo collocata in qualche sala del Palazzo. Non mancheranno di presenziar la cerimonia anche gli Emeriti che, ancora, son viventi, con certo in prima fila i veterani tra cui, lo ricordiamo, chi è emerito due volte e ancora ha già un pensiero di farlo anche tre volte. Iniziata quindi che fu ancor nel secolo passato, la grande opera non ha passato indenne la soglia di sto secolo cui si è presentata già tutta malandata ed ammaccata. Ora sta lì, sempre sott'acqua; ogni qualche anno sembra ci sia qualche sobbalzo, sembra che "parta", parlano così ci scuserete, ma poi sta sempre lì e punto, torna a capo. L'ultima è stata giorni due dopo Natale dell'anno che è trascorso; firmano un nuovo inizio di lavori, intascano, da lì giusto passate poche ore, 397 mila e rotti euro, ma la vigilia del giorno prima dell'ultimo dell'anno, sospendono i lavori trascorse che furono di ore, soltanto, 48. Che fosse già finito? Lo fanno così in fretta ? Sapete tutti che c'era un altro intoppo. Ora si attende un altro annuncio e, tra le diverse incognite c'è pure la più estrema. Comunque ancor non molto, ma solo un po' di tempo deve durare questa attesa e poi sapremo; per ora festeggiamo.

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