Non ci voleva un indovino per prevedere che finiva come è andata e la Navigazione Laghi, per mezzo dell'Avvocatura dello Stato, è già passata al contrattacco, impugnando avanti il TAR l'istituzione dell'imposta, col "rischio", dunque, che vada a fondo prima ancor del suo sbarco.L'avviso a Canio era pure dato; noi lo dicemmo chiaro e tondo che era giocare con l'azzardo e che si andava dritti a un contenzioso col forte rischio poi di soccombenza. Comunque ormai la cosa è fatta e Canio non è certo il tipo che desiste, anzi è uno di quelli che anche insiste. Quindi aspettiamo e poi vediamo.
Non ci vorrà davvero molto per capire quale sarà la piega che sta faccenda, infatti, prenderà. Tempo non più di giorni quindici e il Tribunale già si esprimerà se l'istituzione dell'imposta, per ora, va sospesa o, in attesa di sentenza, va tenuta. Le carte, comunque, a noi non sono ancora note e a parte le poche notizie di Gemelli sulla Stampa, prudenza ci induce ad aspettare di leggere ste carte per fare previsioni più certe e ragionate, comunque la previsione è, per ora, infausta. L'Avvocatura dello Stato, infatti, non è il solito Piervalle che esprime un giudizio nel Consiglio e Canio se ne frega; or dunque se ha ritenuto citare avanti il Tar questo Comune, ragioni ne avrà avute e anche pur fondate, tanto da chiedere di ribaltar la decisione di Canio e del suo mezzo governo ( Professore astenuto). Vedremo dunque se, anche stavolta, Canio partirà con lancia in resta per affrontar questo giudizio ad armi pari. Vedremo se chiamerà Pafundi perché difenda l'atto sino alla morte e se Pafundi poi, che già ne ha prese assai, riterrà consigliar questa difesa o proporrà di batter invece in ritirata. Insomma non c'è pace dentro sto Palazzo dove anziché esserci un primo cittadino, sembra che si sia insediato un capitano di avventura pronto ad andar in armi ogni momento per battagliar contro un nemico che poco importa sia anche dichiarato o anche che soltanto lui si sia inventato. Vedremo dunque…..
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