E mentre proprio ieri si annunciava anche l'inizio di quelle opere del porto che però non sono ancora quelle che servono a farlo, ma solo a capire come farlo, l'ironia di questa amara sorte vuole che all'albo pretorio del Palazzo veniva pubblicata pure la notizia che, sempre intorno e per il porto è nato un altro contenzioso. Sta volta a chiedere giustizia, o meglio soldi, è la terza delle imprese andate in gara. Non ne sappiamo molto, anzi proprio niente se non quel che all'albo ci sta scritto e poco d'altro che il buon Gemelli, sempre super informato, ci ha passato. Comunque non c'è pace, come le mosche per il miele, così il governo dei togati attira ricorsi su ricorsi tanto che solo ieri ce n'era pure un altro esposto all'albo del Palazzo. Pafundi dunque lavora a tempo pieno per istruir difese nei giudizi nel tentativo, non sempre poi riuscito, di togliere dal fuoco le castagne e per riparare dai tanti guai i nostri governanti. Comunque sia quest'offensiva di primavera, che sia di giustizia o di giustizionalismo poco importa, è in atto, a cui risponde la controffensiva di governo. Vedremo dunque se non saranno poi altri e nuovi guai ad affondar per sempre l'opera più grande o se, ciò nonostante, alla fine andrà poi in porto. Comunque sia, di ieri la notizia è proprio questa e nonostante Canio rilasci dichiarazioni un po' confuse e assai imprecise, rimane il fatto che, trascorsi che sono mesi 5 e giorni 4, di soldi spesi ne sono usciti 397 mila in euro per fare lavori zero. Quelli iniziati ieri son altri soldi; 52 mila in euro, che sono imprevisti prevedibili da spender per capire meglio se come, quando fare e a quanto questo porto. Inutile dire e aggiungere che quel cronoprogramma che sta allegato all'ultimo contratto, è già carta stracciata e che tra ritardi prevedibili e contenziosi imprevedibili, certo che è di soldi ancor non pochi ne usciranno. A quanto, quando e se per fare il porto, questo lo vedremo.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
Visualizzazioni di pagine: ultimo mese
venerdì 30 maggio 2014
TANTO PER NON CAMBIARE
E mentre proprio ieri si annunciava anche l'inizio di quelle opere del porto che però non sono ancora quelle che servono a farlo, ma solo a capire come farlo, l'ironia di questa amara sorte vuole che all'albo pretorio del Palazzo veniva pubblicata pure la notizia che, sempre intorno e per il porto è nato un altro contenzioso. Sta volta a chiedere giustizia, o meglio soldi, è la terza delle imprese andate in gara. Non ne sappiamo molto, anzi proprio niente se non quel che all'albo ci sta scritto e poco d'altro che il buon Gemelli, sempre super informato, ci ha passato. Comunque non c'è pace, come le mosche per il miele, così il governo dei togati attira ricorsi su ricorsi tanto che solo ieri ce n'era pure un altro esposto all'albo del Palazzo. Pafundi dunque lavora a tempo pieno per istruir difese nei giudizi nel tentativo, non sempre poi riuscito, di togliere dal fuoco le castagne e per riparare dai tanti guai i nostri governanti. Comunque sia quest'offensiva di primavera, che sia di giustizia o di giustizionalismo poco importa, è in atto, a cui risponde la controffensiva di governo. Vedremo dunque se non saranno poi altri e nuovi guai ad affondar per sempre l'opera più grande o se, ciò nonostante, alla fine andrà poi in porto. Comunque sia, di ieri la notizia è proprio questa e nonostante Canio rilasci dichiarazioni un po' confuse e assai imprecise, rimane il fatto che, trascorsi che sono mesi 5 e giorni 4, di soldi spesi ne sono usciti 397 mila in euro per fare lavori zero. Quelli iniziati ieri son altri soldi; 52 mila in euro, che sono imprevisti prevedibili da spender per capire meglio se come, quando fare e a quanto questo porto. Inutile dire e aggiungere che quel cronoprogramma che sta allegato all'ultimo contratto, è già carta stracciata e che tra ritardi prevedibili e contenziosi imprevedibili, certo che è di soldi ancor non pochi ne usciranno. A quanto, quando e se per fare il porto, questo lo vedremo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento