La propensione di Canio al contenzioso non demorde e nella Giunta dello scorso venti uno già di maggio, lancia una nuova sfida all'Architetto. Andrà, forse, a finire in Cassazione la decisione del giudice d'appello che cassò quanto decise la giudice nel primo dei due gradi intervenuti. Si allunga dunque e non di poco, la storia assai già lunga che vede contrapposti il Palazzo e l'Architetto. Sarann quasi cinque già ormai gli anni da quando è iniziata sta contesa che non tralascia di usar tutte le armi e rischia di passar ora alla storia per un qualche record del tempo di durata prima che la parola fine sarà posta. Si aprono dunque gli scenari, i più diversi, con il " rischio" di veder, persino, celebrare, di nuovo, anche il giudizio già concluso. Per la verità c'é ignoto se un qualche fondamento giuridico vi sia tanto da indurre Canio a sta contesa o se, invece, si tenti comunque l'azzardo di un giudizio perché, diversamente il rischio di pagare i danni è già elevato e poi, diciamolo, la situazione tra le parti è quasi insostenibile. Comunque sia, getta, sta volta, la spugna anche Bottini. Il Vice Delegato, l'eterno giocoliere, che presentò al Sovrano le proprie dimissioni quando venne letto il risultato in primo grado, ora dimentico di quanto allor si spese nella difesa d'ufficio del Capo del Servizio a lui fedele, si allinea a quanto la Giunta, unanime, ha deciso e vota perché la Cassazione cancelli proprio quel giudizio che riconobbe a lui di aver avuto anche ragione. Insomma; che la memoria tiri brutti scherzi, che sia corta, che non vi sia problema a dire oggi che è bianco quello che ieri veniva detto nero, è tutto vero, ma noi, cronisti senza storia, lo annotiamo e lo scriviamo. Intanto continua, di fatto, la vacanza della sede. Trascorsi che furono nove mesi circa fuori stanza per ordine imposto dal Palazzo, rientrato in sede, per ordine di un giudice, c'è stato poche ore e, complici i postumi di un brutto incidente capitatogli, rimane a casa infortunato. Diciotto ore soltanto, diconsi diciotto d' ingiustificata assenza, sono costate sin qui 13 mesi e un po' di giorni di giustificata assenza. Come vedete dunque la storia si allunga in ogni senso e, onestamente, a veder la fine nessuno, ormai, manco ci prova.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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