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mercoledì 28 maggio 2014

INTEGRALE







Ieri ne abbiamo dato un po'l'annuncio e oggi pubblichiamo i testi in integrale.

 

GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”

 
27/05/2014

Preg. mo Sig. Sindaco
Avv.Canio Di Milia


STRESA

OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Comune di Stresa/Italia Nostra e altri - ricorso Tar avverso approvazione variante stralcio I fase. Determinazioni.



In relazione all'oggetto con la presente si intendono conoscere le determinazioni dell'Amministrazione in ordine alla volontà di costituire il Comune avanti il Tar nel ricorso promosso avverso la deliberazione di approvazione della variante urbanistica stralcio o se, al contrario, l'Amministrazione non intenda assumere la difesa del proprio provvedimento deliberativo.

 Quanto sopra in quanto, a oggi, non si hanno notizie in nessun senso, mentre parte ricorrente ha promosso istanza di prelievo. 

Di più e meglio s'intende conoscere se, alla luce del ricorso promosso e in particolare delle ampie motivazioni che lo sostengono, sia stata compiuta una verifica e un'analisi circa l'opportunità di assumere la difesa del provvedimento contestato, se invece si abbia ragione di ritenere che possa rischiare di costituire un atto temerario la sua difesa in giudizio e a tal fine si intenda mantenere un basso profilo difensivo, giustificato da prognosi non del tutto positiva.

Ancora e infine, sempre alla luce delle verifiche che l'Amministrazione dovrebbe avere già compiuto e concluso, ove abbia ritenuto condividere molte delle argomentazioni giuridiche contenute nel ricorso, ritenga non esporre ulteriormente l'Ente a incauti rischi di soccombenza con conseguenti spese, ma proporre un provvedimento che, in autotutela, emendi l'intervenuta approvazione dello stralcio, da tutta una serie di vizi riscontrati e lo riformi sostanzialmente riconducendo quell'atto entro l'ambito giuridico della corretta amministrazione.


Il Gruppo Insieme

Gli interpellanti ringraziano


GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”


 27/05/2014

Preg. mo Sig. Sindaco
Avv.Canio Di Milia

STRESA



OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Centro ricreativo Cascinetta di Carciano.



Facendo seguito a precedenti interpelli il cui esito era rimasto interlocutorio, con la presente si chiede che l'Amministrazione abbia ad aggiornare il Consiglio in ordine allo stato, strutturale e gestionale, in cui il bene in oggetto si trova.

In particolare, dopo i reiterati negativi esiti di precedenti prove contrattuali, occorre conoscere con chiarezza quale sia lo stato di conservazione del bene, quali siano le ragioni che ne impediscono il pieno utilizzo e quindi quali interventi e quali costi andrebbero sostenuti per ricondurre il bene a una condizione di normale esercizio.
Si chiede quindi di conoscere le ragioni per le quali l'Amministrazione, sino a oggi, non abbia mai iscritto alcuna previsione di spesa per mantenere e riportare il bene ad assolvere le funzioni per le quali era stato realizzato e se, nell'immediato futuro, abbia o non abbia intenzione di farlo.

Si chiede di conoscere se è stato assunto un qualche formale accordo con l' Associazione Pro Loco di Carciano al fine di assicurare, quanto meno, alcune minime condizioni di utilizzo della struttura e , in tal caso, farne conoscere i contenuti.

Nel rappresentare che la struttura comunque rappresentava, nell'ambito della realtà frazionale di Carciano, un punto di riferimento aggregativo che, sicuramente, aveva trovato ampio consenso e gradimento tra residenti e i numerosi villeggianti che la popolano, non si comprende lo scorso interesse e la scarsa volontà sin qui manifestata dall'Amministrazione che, a fronte dell'esperienza maturata a seguito degli insuccessi reiterati nella gare espletate, ben poteva e avrebbe dovuto assumere decisioni diverse e pronte tali da garantire il ripristino integrale di un servizio per il quale, invece, il disinteresse e l'oblio sembra diventato la nota dominante.



Gli interpellanti ringraziano




GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”

 27/05/2014

Preg. mo Sig. Sindaco
Avv.Canio Di Milia


STRESA



OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Comune/Navigazione Laghi richiesta risarcitoria. Determinazioni dell'Amministrazione.



Fonti di Stampa hanno, tempo fa, riferito circa una richiesta risarcitoria formulata da Navigazione Laghi nei confronti del Comune per presunti danni arrecati da una gestione malaccorta delle autorizzazioni relative al trasporto pubblico non di linea su acqua . Non si conoscono da parte degli interpellanti ulteriori e maggiori particolari riguardo la questione sollevata da Navigazione Laghi, salvo la cifra del risarcimento richiesto che sarebbe calcolato in diversi milioni di Euro, capace da solo, quindi, di assorbire un paio di bilanci dell'Ente.

Poiché il diritto al risarcimento è connesso, nell'ordinamento giuridico, all'aver provocato un danno definito ingiusto, occorre che sia stato messo in atto da parte del Comune un comportamento che tale si abbia a definire, quindi si abbia operato in violazione di norme.

 Quanto premesso, non avendo come accennato, ulteriori elementi di conoscenza a nostra disposizione siamo ad interpellare l'Amministrazione in merito alla questione affinché voglia fornire ogni utile elemento di valutazione, fornendo, prima di tutto, in aula la lettura integrale della corrispondenza intervenuta tra Navigazione e Comune, mettendola poi a disposizione dei Gruppi.

 Occorre quindi che l'Amministrazione esponga con chiarezza gli elementi convincenti, se vi siano, sulla base dei quali intenda opporsi alla pretesa risarcitoria e ne dia conto in maniera esaustiva o, diversamente, esponga le ragioni di fondata preoccupazione che la pretesa risarcitoria porta con sé, riconoscendone elementi di fondatezza alla richiesta ed in tal caso indicando le responsabilità cui ricondurre, all'interno dell'Ente, la causa della situazione che occorre fronteggiare.


Gli interpellanti ringraziano
014

GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”

 27/05/2014


Preg. mo Sig. Sindaco
Avv.Canio Di Milia


STRESA


OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Accertamento delle terre gravate da diritti di uso. Stato della procedura -Approvazione regionale - conciliazioni - reintegre. Difformità e contraddittorietà in atti di accertamento.

In relazione all'oggetto, considerato il tempo intervenuto dall'approvazione consiliare del documento tecnico di accertamento dei diritti di uso civico gravanti sulle terre nell'ambito del territorio comunale, si è a interpellare l'Amministrazione al fine di conoscere lo stato della relativa procedura.

In particolare si chiede di conoscere se e quando sia intervenuta l'approvazione regionale degli elaborati relativi all'accertamento e verifica demaniale. In caso negativo voglia indicare l'Amministrazione se ciò dipende da intervenute richieste interlocutorie pervenute da parte dell'Amministrazione Regionale che abbiano ritardato l'iter e , in caso positivo, se ad esse sia stato dato esito.

In ogni caso voglia l'Amministrazione indicare con quale previsione temporale si abbia, ragionevolmente, da ritenersi che il procedimento di accertamento possa ritenersi concluso. 

Voglia inoltre riferire in aula circa intervenute attività già espletate dal Comune nelle more di approvazione, attività finalizzate a far conoscere agli attuali possessori di quelle terre l'esistenza, presunta, dei diritti civici e i mezzi e i modi con i quali procedere alla conciliazione dei possessi senza titolo. 

Nel caso voglia l'Amministrazione esporre i dati quantitativi dell'attività svolta sia in termini di soggetti coinvolti, sia in termini di superfici di terre occupate e interessate dai procedimenti, relazionando circa le risposte, sin oggi, avute e i contenziosi, eventualmente, già promossi, esprimendo una propria valutazione sui contenuti degli stessi.

Voglia l'Amministrazione, inoltre, indicare le modalità tecniche attraverso le quali intende o ha già inteso provvedere per addivenire, non appena legittimamente possibile, all'avvio e conclusione delle procedure conciliative, laddove richieste e a quelle di reintegra laddove le conciliazioni non abbiano ad essere richieste, indicando altresì se ritenga, preliminarmente, proporre al Consiglio, Organo competente, la indicazione di terre che per l'interesse pubblico che potrebbero rivestire non abbiano ad essere oggetto di procedure conciliative, ancorché richieste e quindi di reintegra.

Da ultimo si osserva che, da indicazioni fornitici, emergerebbero all'interno degli atti redatti dallo Studio Locarni, una serie di difformità e contraddittorietà che non consentono di ritenere l'operazione svolta, tecnicamente corretta. In particolare ci si riferisce a evidenti contraddittorietà tra atti dispostitivi riferiti al regime delle terre, indicati in relazione e loro rappresentazione cartografica che li ignora o comunque non li contempla.

I casi che sono stati posti a nostra attenzione rilevano un'errata rappresentazione cartografica delle terre gravate da diritti per cui ne vengono incluse alcune già liberate da essi o indicate terre in altrui possesso mentre già oggetto di provvedimenti di reintegra.

Alla luce di quanto sopra si chiede se opportuno e necessario far operare, a carico dell'esecutore, una nuova verifica e supervisione del lavoro svolto e riproporre poi le conclusione, rettificate, ad un nuovo voto deliberativo.


Gli interpellanti ringraziano




GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”

 27 /05/2014


Preg. mo Sig. Sindaco
Avv.Canio Di Milia


STRESA


OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Stato dei vincoli sui beni culturali. Variante produttiva stralcio I-Proposta di piano esecutivo ampliamento Hotel Des Iles. Contraddittorietà insanabile.


In relazione all'oggetto con la presente si intendono conoscere le valutazione dell'Amministrazione conseguenti l'intervenuta attività ricognitoria compiuta, in ordine al processo di riadozione del PPR, da parte della Regione Piemonte e del MiBACT che, nella nota informativa inoltrata agli Enti interessati in data 22/10/2013, ha fatto conoscere l'esito dell'attività dagli stessi svolta in ordine alla esatta catalogazione ed individuazione, anche cartografica, dei vincoli sui beni culturali insistenti sul territorio del Comune di Stresa, unitamente alle fonti normative da cui discendono.

Allo stato delle procedure viene, pertanto, smentita la rappresentazione degli stessi vincoli riportata da questo Comune sui documenti in sede di approvazione della variante stralcio I fase, che in quell'ambito ha omesso di riportare l'esistenza del vincolo posto nell'anno 1924 sull'allora intero parco del Grand Hotel Des Iles, utilizzando, invece, la porzione di esso ora insistente sulla proprietà SIAV srl per concedere alla stessa un' illegittima attribuzione di nuove capacità edificatorie.

In pari tempo tuttavia, veniva, giustamente, sospesa la procedura istruttoria riferita al presentato piano esecutivo convenzionato per l'ampliamento del Grand Hotel Des Iles, sostenendo, nel provvedimento allo scopo adottato, la vigenza su quell'area della norma di salvaguardia imposta dal PPR che incideva sugli ambiti del vincolo del 1924 e ne inibiva la possibilità edificatoria.

Dalla narrazione dei fatti è evidente la contraddittorietà che emerge nell'attività svolta dal Comune che se da un lato, in sede autorizzatoria, non ignora la norma di salvaguardia e quindi riconosce l'esistenza del vincolo del 1924, dall'altro lato, in sede pianificatoria introduce e attribuisce capacità edificatorie che contraddicono l'esistenza stessa della norma di salvaguardia, ma non solo.

L' iniziale tesi comunale, secondo la quale per il principio del tempus regit actum , il vincolo del 1924 sarebbe decaduto in quanto sostituito da quello del 2004, non ha trovato sino ad oggi conferma e in ogni caso, sarebbe applicato in un caso e nell'altro no.

 Lo stesso Avvocato Pafundi, legale del Comune, espresse, d'altronde seri dubbi sulla validità di quella interpretazione e la Soprintendente che dapprima sembrò farla propria, successivamente, manifestò pur Essa ampie perplessità.

Rimane il fatto che, in sede applicativa, il Comune ha avuto e mantiene un comportamento, a dir poco, schizzofrenico, applicandone l'esistenza in un caso e baj passandolo in altro caso.

Neppure ha pregio la tesi del Comune, sostenuta nel parere del suo Legale, secondo la quale, il principio perequativo in base al quale la variante stralcio si fonda, avrebbe consentito di attribuire all'area la nuova capacità edificatoria che oggi risulta. 

La capacità edificatoria che deriva all'area della variante da una coerente applicazione del principio perequativo è infatti assai marginale. Si tratta di quella derivata dalle aree di compensazione ambientale, mentre nessun decollo di volumetria e cessione di superficie si determina dall'area della variante sottoposta al vincolo del 1924 che contribuisce, pur non possedendo una propria capacità edificatoria legale, all' incremento di capacità che la variante determina.

Alla luce degli elementi rappresentatati si chiede, pertanto, che l'Amministrazione fornisca in aula ogni elemento che possa giustificare un tal, apparente, contraddittorio operato dell'Amministrazione che mina, considerati gli eclatanti elementi di incoerenza in essi contenuti, il dovere di imparzialità, di trasparenza, di buona e corretta amministrazione che dovrebbe presiederne l'operato.

 In pari tempo si chiede quali azioni intenda porre in campo l'Amnmnistrazione per sanare, nel pieno e assoluto rispetto normativo, la situazione che si è venuta a determinare.


Il Gruppo Insieme
Gli interpellanti ringraziano



GRUPPO CONSILIARE “INSIEME”


 27/05/2014

Preg. mo Sig. Sindaco
Avv.Canio Di Milia

STRESA

OGG: Interpellanza art. 44 del regolamento sul funzionamento del Consiglio. Stato della procedura di acquisizione d' immobile da Demanio adibito a stazione navigazione laghi capoluogo- pubblico esercizio - uffici servizi .


In relazione all'argomento, già fatto oggetto di precedenti interpelli, si ritorna a riproporre il problema che non pare abbia, sin a ora e nonostante i lunghi anni trascorsi, avuto una sua definitiva soluzione.

In sintesi si ricorda che, già nei primissimi anni 2000, questo Comune avvalendosi di una normativa allora emanata, avviava diverse istanze al Demanio affinché aree al medesimo appartenenti, ma fatte oggetto di interventi da parte del Comune medesimo, potessero essere sdemanializzate e trasferite al patrimonio comunale. Tra queste aree era compresa quella occupata dall' intero edificio sede dell'ufficio di biglietteria della stazione Navigazione Laghi.

Il Demanio successivamente il ricevimento dell'istanza ne rideterminava il prezzo da pagarsi per ottenere la cessione e tale prezzo, di oltre €. 300.000 veniva regolarmente versato dal Comune.

Si reputa che detto versamento sia avvenuto, ormai, circa un decennio fa.

La procedura di cessione, tuttavia, inopinatamente, si interrompeva sia perché la Regione tardava ad esprimere il proprio parere che, peraltro, non è di merito alla cessione, ma attiene altri profili di ordine propriamente tecnico, sia perché Navigazione Laghi invocava un preteso suo diritto su parte dell'immobile.

Questo, quanto meno, allo stato delle conoscenze che si ritiene essere in possesso degli interpellanti. Non si conoscono altri sviluppi avuti dalla questione.

A distanza di congruo tempo si ritorna dunque sulla questione affinché l'Amministrazione abbia a relazionare in Consiglio in ordine a sviluppi avuti, se ve ne siano stati, e quale sia stato il loro esito .

Si rimarca che, qualora a oggi, la questione non abbia avuto ancora soluzione, occorre che l'Amministrazione dettagli l'attività svolta a favore della risoluzione del problema, illustrando, in aula, gli scambi avuti con le varie amministrazioni interessate al problema, chiarisca il punto della questione, fornisca ogni elemento di conoscenza e di valutazione utile e necessario per conoscere e ipotizzare un prossimo esito della vicenda e verso quale segno si indirizzi.

In caso di aspettativa negativa indichi i modi e i mezzi con i quali intenda, se intende, contrastare un avverso esito e con quali tempi abbia a recuperare, nel frattempo, le somme versate senza esito. 

Il Gruppo Insieme
Gli interpellanti ringraziano











































 
 
 
 
 
 

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