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lunedì 13 giugno 2016

FINE CRONACA






Liquidato ormai così il grosso della sera, la seduta si avvia a far il gir di boa verso l'arrivo. Si affronta ora un tema che poco dopo sarà caldo, l'indennità dei Consiglieri per le sedute. Gli euri, sta volta, sono pochi tanté che potrebbero anche farne proprio a meno, ma nemmeno si sognano. Si cambia ora argomento; un debito extrabilancio tiene banco. La somma è circa in euro 14 mila con cui ci sono da pagare spese legali per un'altra socconbenza in una solita vertenza. L'accusa la muove il Comandante, l'accusato è il Generale che avrebbe provocato questa spesa replicando, con colpa ed errore, un'ingiunzione, ma fa, subito, quadrato il governo che per bocca del Vice delegato difende, a spada tratta, il Generale. Ancora un argomento in discussione; si tratta di una norma tributaria che deve esser regolata, ma non c'è neppur la discussione e la si approva.Inizian gli interpelli: il primo è il Comandante sul WI FI. Siccome stava scritto nel programma di mettere il WI FI sul lungo lago, ne chiede conto. Risponde un Consigliere violando un po' la prassi che vuol che le risposte sia il governo sempre a darle. Comunque al Consigliere, essendo forse pratico in materia, gli vien così anche più facile rispondere. Per vero la prende molto larga e si dilunga su cosa abbian mai fatto su tutta l'agenda digitale di Palazzo, per giungere poi in fondo a dir che sì, ma forse no, sto WI FI non lo vedremo. Sta volta tocca al gruppo in quota Lega illustrare l'interpello. Per vero, Severino l'introduce già dicendo che ha ormai perso molto del suo slancio; il taglio del mensile, obtorto collo, lo hanno fatto e quindi... e quindi se era lesta avrebbe ritirato l'interpello, ma il gioco ormai è già fatto e mai come sta volta maggioranza parte lancia in resta. Inizia lo Scarinzi; è un po' anche incazzato; ricorda alla Signora i soldi che prendeva governando la Provincia, il taglio poi subito per aver sfondato il patto, le somme che la Giunta Comunale si prendeva nel tempo in cui sempre la stessa faceva l'Assessora e via di questo passo. Ci prova a replicare Severino, ma sta volta è il Vice Delegato, l'avvocato, che prende la parola e inizia un'arringa senza eguali. Difende il suo diritto di prender lo stipendio, rivendica sta cosa sacra e santa, non lesina accusare la Capa di quel Gruppo di quasi anche deviare i giovani del gruppo sui temi che, a suo modesto avviso, infamano e dissacrano. E' un Vice ritrovato; lo vedi che è proprio assai impegnato, così tanto argomenta che, forse, ha pur scambiato quest'aula del Consiglio con altra di una qualche corte anche d'appello. Comunque, modestamente, a lui gli ricordiamo che una cosa è un diritto, un 'altra cosa è una facoltà. Poichè quindi l'indennità mensile non è un diritto, ma una facoltà, forse non era proprio il caso di prendersela così a cuore. Finito l'argomento, ci stanno ancora tre interpelli. Il primo del gruppo in quota Lega riguarda una delibera sbagliata. Il caso poi vuole che fosse la vendita di un bene oggetto di discordia . Polemica quindi un po' messa da parte, quell'atto tutto sbagliato, è stato infatti poi, repentinamente, ritirato. Oggetto di interpello la Villa Palazzola ed il suo parco. Domanda il Comandante se non sarebbe il caso che almeno quest'ultimo fosse riaperto al pubblico utilizzo. Risponde il Borgomastro, estraendo anche sta volta, dal solito cappello, la solita risposta di riserva. Anche in tal caso non può dir più che quel tanto, ma ci sta, da sempre, lavorando. Ultimo interpello è il campetto, o meglio era il campetto da calcio su per Levo. Sta volta Bolla tace, ma di quel poco di campetto che par che sia rimasto, anche in tal caso non è che dican tanto, ma ci stanno lavorando. 


           

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