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giovedì 16 giugno 2016

SECONDO ROUND




Si va dunque in aula un'altra volta. Sta volta, però, è l'aula in tribunale dove Canio ci ha tirato col Vecchi e Casaroli. Il Giudice insisteva per la pace e così aveva dato spazio trenta giorni per trovar una via d'uscita alla questione. Un paio di missive per chiarire, nel frattempo, partirono per Canio e il suo legale, ma dal clima in aula si capisce che, per chiuder la questione, la posta è più elevata. Che cosa dunque vuole Canio ? Lui vuol pubbliche ammende, che messe anche sui muri, ci facciano passare per dei diffamatori ora pentiti. Se apro pur la Stampa di stamane, mi par che questo sia il senso che ho pure bene inteso. Comunque il Giudice togato ci ha pure riprovato e rilanciato l'invito alle parti a far la pace . Di più, ha insistito veramente di trovar la soluzione, che certo non è facile ha anche detto, ma che sarebbe anche interesse di tutti almen provare , o meglio riprovare un'altra volta per togliere dall'aula questa cosa. Qualunque sia questa sentenza, ha infatti continuato, qualcuno sarà poco contento e allora andrete avanti, pere anni, a litigar senza costrutto. Di più non posso fare, ha poi detto, ma vi prego, impegnatevi almeno un'altra volta e così ci fissa nuova udienza il 5 ottobre prossimo venturo perché si torni in aula con qualcosa che metta fine alla contesa. D'accordo su questo anche le parti, si impegnano tra loro a poi provarci. Se l'esito sarà quello sperato, di questo nessuno, al momento, lo può dire, ma certo qualche idea pure ce l'ho.

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