La giunta e il Borgomastro rattoppano il bilancio; fregati dallo sbarco propongono il maxi emendamento. Credendo di essere il governo nazionale, ne imitano le mosse e provano a quadrare, all'ultimo minuto, le uscite con le entrate. Si tagliano qualcosa, ritoccano le aliquote, sforbician qualche spesa e il gioco sembra fatto. La cosa più vistosa è il taglio del mensile; schizzato giorni or sono al tetto del massimo ammissibile, cogliendo un po' l'umore non proprio favorevole, il nostro Borgomastro innesta il retro marcia e gli da un taglio. Non proprio tutto quanto era stato già l'aumento, comunque gli da un taglio. Occorre prender atto del gesto generoso che vede sto governo ridursi lo stipendio; è vero che il Gruppo in quota lega lo contesta perché alla fine di soldi ne prende più di quanto ne prendeva prima dell''aumento, è vero che avrebbe potuto azzerar tutto l'aumento, ma è vero che avrebbe potuto anche far niente e tenersi pur tutto sto aumento. Comunque questa sera va in aula il maxi emendamento che dovrà tamponare la falla che si è aperta per effetto della richiesta, pervenuta dal Dicastero dell'Economia e Finanze, di rendere effettiva l'alternativa tra imposta di soggiorno e la "tassa" dello sbarco. Insomma o si fa pagar l'una o si fa pagar l'altra e nelle "more", come è uso dire, non pare al Borgomastro migliore soluzione che quella di aspettare, per cui propone di sospendere lo sbarco. Continuano così a cadere sulle spalle del povero Borgomastro le tante eredità passive lasciate dal precedente Alcade: la bufala di accordo col noto Villa Aminta, la falla che si è aperta nella vasca per il bagno, il siluro andato a segno nel cuor della " Zanetta" ed ora sta storia della tassa sullo sbarco. Occorre dunque dare a Cesare ciò che è di Cesare ed indicar nel giovane sovrano decaduto la causa prima dei mali odierni che affliggono la Perla; questo non scrimina per nulla il nostro Borgomastro che fu di quei governi la spalla elettorale più sicura, ma almeno adesso paga anche di suo tagliando stipendio e indennità. Non basta, ma è già meglio di niente.
Questo blog vuole essere una voce un poco fuori dal coro, sia per i contenuti che per il modo di raccontarli, libera e non condizionata proprio da nessuno, se non dal suo stesso autore. Non cercate però soltanto cronache locali, non ne troverete molte, ma note e commenti, mai troppo seri, per lo più intorno al Palazzo, luogo in cui non abbiamo più nessun particolare accesso, ma cercando, ugualmente, di tenere il fiato sul collo all' inquilino di turno perchè eviti guai. Buona lettura.
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