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giovedì 14 luglio 2016

BELLEZZA INSIDIOSA






La tratta della strada è forse la più bella; la vista che corre lungo il golfo, si fermano le auto dove possono e scattano una foto e poi van via. Percorrono la tratta podisti tutti i giorni; ciclisti, da soli o peggio in gruppi, i fine settimana sono a loro i preferiti; ci sono poi turisti a piedi, in coppia o in gruppi in fila indiana. Insomma un bel via vai che fanno di sta tratta, che unisce la Perla con Baveno, un'arteria abbastanza gettonata. A fronte di sto traffico, pacifico e tranquillo, ci vien però da far scongiuri che nulla a lor succeda su questa tratta che sì sarà anche bella, ma quanto a sicurezza non c'é da metterci la mano sopra il fuoco. Soltanto giusto ieri il primo che si incrocia è un ragazzino che in bici contromano affronta la curva dell'Aminta. Ci passa di stretta misura tra un auto e la barriera, si vede che è un po' incerto e timoroso, traballa il suo biciclo, poi passa, è andata bene. Un gruppo di turisti, in coda e in fila indiana, percorre la cunetta cercando la sua via tra l'erba e qualche sasso e fatto qualche passo si salva dal passaggio che corre sopra il rio che vien dopo la curva chiamata scuderie. Si incontrano e si incrociano, un po' ovunque, podisti che percorrono sta tratta; la fanno anche due volte, ci corrono in un senso e fatto dietro front, la fanno in altro senso. Li scartano le auto, lo spazio del percorso è sempre poco, il verde ora trionfa, invade e stringe le corsie e obbliga a far pure le gincane. Comunque il rischio non finisce e prima di Baveno ci sta pure un carrozzino che spinto da una coppia si cimenta nel percorso. La strada che pare così bella diventa così sta insidia permanente che mette a dura prova automobili, ciclisti, pedoni, podisti e velocisti. Se fossimo un po' più al nord sarebbe, da un pezzo, già risolta; la pista un gioiellino unirebbe tra loro le due belle cittadine, ma l' Alcade era contrario e quanto al primo tratto, tra il lido e il Villa Aminta, l'accordo è poi saltato, svendendo per un niente un risultato che era già quasi intascato. Rimane dunque il rischio che, grazie a una visione illuminata del turismo, gli intrepidi utenti della strada, affrontano ogni giorno, sperando che la sorte li salvi e li protegga.     

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