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martedì 5 luglio 2016

PICCOLE COSE




Quando era successo ci fu un rigurgito anche in rete; insomma quei quattro pini disgraziati, saranno stati anche un po' storti, ma comunque e ovunque crescano, così son fatti. Colpevoli di minacciar la sicurezza e il pubblico ordine, furon colpiti da una grida che il vecchio Alcade sottoscrisse, sentenziando la lor morte immatura. Ma il vecchio Alcade quando decretava decapitazione e morte non si scordava mai di stabilir anche il dovere che fossero piantati nuovi arbusti. Così fece anche la volta che decretò la fine dei quattro disgraziati e come altre volte, fu subito eseguito l'ordine di morte e mai venne eseguito quello di ripiantar le piante. Per vero, in questo caso, passati che furono dei mesi, fece capolin tra gli atti, l'approvazion di un progettino per sistemar il guaio che avevano ormai fatto. Piccola cosa dunque, un semplice ripristino di un angolino verde di fronte al Pala dei congressi. Piccola cosa forse, tanto piccola che forse si perse in mezzo alle scartoffie e ai progettoni che questo Palazzo sforna a tutto andare. Morale della cosa, passati ormai quasi due anni, rimangono quattro buche nell'asfalto a testimoniar dell'esistenza dei pini disgraziati e condannati. Or ci si chiede, regnando il Borgomastro, cos'è che da aspettar vi sia per rimpiazzare quel danno. Trattandosi di buche, ancor più insidiose forse dei pini estinti, sarebbe il Borgomastro lui sì lo specialista a chiuder toppe, essendo anche il mandato che a lui venne assegnato dal popol suo elettore e che pur anche il popol non certo suo elettore, altro non può sperar che faccia e che combini. Coraggio dunque; che questo Borgomastro vada con zappa e vanga a ripristinar il danno che gli lasciò da onorar l'Alcade.       

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